“Mi danno fastidio gli incontri analyst, non mi interessano”. Francesco Graziani, intervenuto ai microfoni di La Verità, interviene in questo modo sulla gestione e l’analisi del calcio nell’anno 2024: “Stiamo sfornando scienziati. Ma perché un allenatore deve avere otto collaboratori, allorchè ne bastano quattro? Ogni tanto nel calcio si sprecano soldi. Prendiamo i autobus che arrivano quasi vuoti allo stadio, o i voli privati. Attorno ale squadre c’è un lusso che è fuorviante”.
Nel corso dell’intervista, spazio pure al derby filosofico fra giochetti e risultati: “Io penso – dice l’ex bomber – che se giochi bene è più facie arrivare al risultato. Può capitare che una volta perdi giocando bene e l’altra vinci giocando male, ma alla lunga vince chi esprime il calcio migliore”.
Fra i temi toccati, pure la deludente spedizione azzurra agli ultimi Europei di Germania: “Spalletti è un ottimo allenatore e non lo dico io, ma la sua carriera. All’Europeo, ma, ha portato confusione anziché serenità, ma l’ha riconosciuto pure lui. In Nazionale servono titolari e riserve: io sapevo già dal momento della convocazione che avrei giocato con Bettega o con Rossi”.
Si chiude con un dietro le quinte: Graziani ha svelato cosa lo portò a candidarsi al Senato col centrodestra nel 1994: contattato da Braida, ricevette la richiesta di candidarsi direttamente da Silvio Berlusconi.
Image:Getty
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