Fernando Llorente, ex attaccante di Juventus e Napoli, si è soffermato sulle sue vecchie squadre italiane durante una conversazione rilasciata ai taccuini de La Gazzetta dello Sport, cominciando con un elogio al DS bianconero Cristiano Giuntoli: “La Juventus aveva bisogno di cambiare tanto e l’ha fatto bene. Giuntoli è stato mio dirigente al Napoli, è una garanzia. E se hanno speso molto è perché vogliono tornare a trionfare: la Juve parte sempre finalizzato alla vittoria tutto. Per lo Scudetto l’Inter rimane la più forte ma la Juve c’è. E occhio al Napoli, Conte è un fenomeno. In Coppa Campioni è tutta un’altra storia. Si gioca un calcio più aperto, chi sblocca la partita ha più possibilità di vincere”.
Focus pure sugli attaccanti in ottica dell’incontro di stasera fra Juventus e Lipsia, con la gara nella partita fra Vlahovic e Sesko: “È in fiducia, alla prima palla gol può indirizzare la serata. Punto su di lui, dopo la doppietta al Genoa non si fermerà. È uno da 30 gol a stagione ma deve concentrarsi sul lavoro, i gol sono conseguenza”.
Fra lui e Sesko, Llorente chi predilige? “Prendo tuttavia Dusan. Se migliora ha tutto per essere uno dei primi numeri nove al mondo”. E fra i due 2005 terribili Yildiz e Nusa? Dice lo spagnolo: “Yildiz pare speciale”. Qual è la botta di Giuntoli che intriga ancora Llorente? “Conceicao. Tecnica, dribbling, strappi…”. Dunque dice pure, secondo lui, i possibili uomini decisivi dall’una e dall’altra parte: “Xavi Simons e Koopmeiners possono cambiare tutto con un tiro e con un assist”.
Image:Getty
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