Fabio Quagliarella, ex attaccante della Sampdoria, parla al Secolo XIX delle attuali condizioni della squadra a cui è in questo modo legato: “Il successo nel derby ha portato slancio, coscienza, positività all’ambiente. Si è visto a Modena. Adesso non bisogna rilassarsi, pure perché sei la Samp e in B vogliono tutti batterti. Rispetto alla scorsa stagione non ci sta paragone. Quella era una formazione di giovani sconosciuti e indossare dopo la maglia della Samp non è mai facile. Questa è più strutturata. Ha un portiere, Silvestri, lusso per la B. E un giocatore d’attacco, Coda, di un’altra categoria. Tutino si deve tuttavia integrare del tutto, ma a questo punto ha iniziato a fare gol ed è un colpo di autostima. E dopo vedo alcuni miei ex compagni in grandissima crescita, a cominciare da Depaoli, ragazzo eccezionale. Oltre a essere forte, lui ha le capacità per trascinare il gruppo”.
È la favorita per la A?
“In B regolarmente e qualità la porti a casa. E torniamo a Coda, che gol ha fatto? Mentre vedevo la giocata in diretta ho detto a alta voce “fagli il lob subito che il portiere è uscito”… lui ha fatto altro. Questa è la qualità”.
E la Juve Stabia?
“È cominciata come meglio non poteva, è una gran cosa mettere da subito fieno in cascina. Allenatore in gamba, Guido Pagliuca. La sua squadra ha una forte identità, grintosa ma fa un bel calcio e non è mai facile abbinare le due cose”.
Vorrebbe giocarla?
“Vorrei giocare ogni partita che vedo. Nello scorso campionato mi sarebbe piaciuto rimanere alla Samp, non mi è stata giorno l’opportunità… l’ultima telefonata, di Legrottaglie: avevano un progetto di solo giovani. Ma dopo se mandi via Gabbiadini e non rinnovi il mio contratto, e non per soldi, e prendi qualche “vecchietto”, facevi meglio a dire che non volevi più la vecchia guardia”.
Image:Getty
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