Michele Di Gregorio, portiere della Juventus convocato da Luciano Spalletti per le partite di Nations League contro Belgio e Israele ha disquisito nell’intervista concessa a RaiSport dal ritiro di Coverciano: “Ho sempre detto che il gruppo portieri italiani è pazzesco, sono veramente contentissimo per questa prima convocazione, non vedo l’adesso di essere d’aiuto, di mettermi al servizio del mister e della squadra. Sono partito in C a 19 anni, ho fatto due anni in questa categoria, in seguito tre in B, ho vissuto anni splendidi a Monza con la promozione in A, in seguito è arrivata la Juventus. Qualcuno ha creduto in me più di me, direi che il mio è stato un continuo percorso di crescita, il voler dimostrare sempre di poter andare allo step successivo”.
A Coverciano ha riabbracciato Daniel Maldini: “Sono molto soddisfatto per Daniel, lui ha qualità importanti, è un ragazzo serio che si impegna, sono soddisfatto e spero che per lui sia la prima di tante chiamate. Spero che si ripeta una settimana come questa e che in seguito arriverò al Mondiale. Sono soddisfatto, perché sono stato qui 10 anni fa in Under 17, adesso mi ritrovo qui, consapevole che in tutti questi anni ho avuto un aiuto vitale da parte della mia famiglia, ecco perché ogni cosa bella che mi succede la dedico a loro e a mio papà. In me c’è tanta felicità e tanto orgoglio, vivo un qualche cosa che ho desiderato lungamente, la convocazione è stata una gioia immensa”.
A questo punto la Juve: “Sono contento di essere alla Juventus, di aver trovato il mister, lo team e una società in questo modo, ma ora sono in Nazionale e voglio godermi questa settimana al massimo, perché ho desiderato tanto essere qui. Il mister vorrebbe avere un team che lo segua, indipendentemente dall’età e noi lo seguiamo. Pretende una determinata mentalità e questo ci spinge ad andare sempre forte e a non abbassare mai l’attenzione, credo sia corretto in questo modo”.
Un pensiero pure per il mondo Inter ove è cresciuto: “Ho fatto tutto il percorso nel settore giovanile, ho trovato belle persone, mi sono stati vicini allorchè mi ha lasciato mio papà, li sento tuttavia, a livello umano sono molto legato alle persone che ho conosciuto lì”.
Image:Getty
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