Per vederlo sul campo dell’Olimpico servirà una serie di fortunati – o il contrario – incroci. La novità dell’Inter questa sera a Roma partirà dalla panchina e potrebbe pure restarvi, ma intanto farà esperienza. Complice un centrocampo da un momento all’altro ridotto all’osso, Simone Inzaghi ha difatti portato con sé nella trasferta capitolina il giovane Thomas Berenbruch, classe 2005 colonna e gioiello della Primavera di Zanchetta.
Le opzioni di formazione del tecnico piacentino non dovrebbero regalare sorprese. Berenbruch non partirà certo titolare e, si diceva, il suo impiego non è scontato: fra mille pregi, Inzaghi non ha sicuramente facilità nel lanciare i più giovani. In mediana c’è da aspettarsi il ritorno di Barella al fianco di Calhanoglu e Mkhitaryan. Pavard e Darmian vinceranno i rispettivi ballottaggi sulla catena di destro, per il resto l’undici nerazzurro sarà quello tipo, a partire dalla coppia Thuram-Lautaro lì dinanzi. Al centro, le opzioni sono limitate: dei “grandi”, l’unico libero a gara in corso sarà l’ex Davide Frattesi.
Come stanno Zielinski e Asllani. Sia il polacco che l’albanese non parteciperanno alla trasferta. L’assenza del primo, vittima di un’elongazione con la Polonia, era nota da tempo e non desta grandi preoccupazioni: potrebbe essere recuperato per Berna, ove ma si gioca sul sintetico. Non il massimo per chi rientra. Lo stop dell’albanese è più recente: un colpo al ginocchio durante l’addestramento, seguiranno aggiornamenti sulle sue condizioni.
Chi è Berenbruch. “Facendo un paragone lo associo a Barella. È molto forte ed è un 2005. Ha avuto tante richieste ed è un giocatore importante. Ieri è andato in gol una doppietta contro il Manchester City, non contro gli ultimi arrivati, in Youth League. Siamo sulla strada giusta e pure lui avrà le luci della ribalta di San Siro”. Poche settimane fa, dopo la doppietta al City in Youth League, il suo agente Giovanni Bia ne parlava in questo modo a TMW. Milanese, ha mosso i primi passi nel settore giovanile del Renate e in seguito dal 2020 ha fatto tutta la trafila con l’Inter. Mancino di piede, è un metodista che si disimpegna bene in tutte e due le azioni di gioco ma dà il meglio in fase di manovra e offensiva. Con la Primavera, ove sinora è stato titolare fisso saltando solo la sfida di ieri contro il Lecce proprio per aggregarsi alla prima squadra, ha disputato in questo anno nove gare: cinque gol e un assist. Nel campionato Primavera, è fra i migliori giocatori di centrocampo per xA (0,37 in media a partita, secondo solo a Castori del Cesena nel ruolo), tiri (2,71 in media) e dribbling (4,29 in media a gara). Buoni pure i numeri legati alla produzione offensiva: è settimo per passaggi nella metà campo avversaria, in media 25 ogni 90′. In estate, sarebbe potuto partire a titolo temporaneo per giocare regolarmente fra i grandi: di comune accordo con la società, è stata presa la decisione di tenerlo fra i giovani nerazzurri. Ora, se la sfida lo permetterà, la possibilità della prima partita nel mondo degli “adulti”.
Image:Getty
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