Davide Frattesi è il dodicesimo uomo più importante del nostro campionato? Nell’anno scorso, trionfale per l’Inter in Serie A, lo è stato senza ombra di dubbio. Sei gol da mezz’ala, con i tempi di inserimento giusti per squassare le difese avversarie, quasi mai da titolare. Un’etichetta che può portare gioie e dolori, perché con l’Italia è quasi un intoccabile – tre gol nelle ultime quattro gare in Nations League, otto in totale in ventitré presenze – nel frattempo in nerazzurro fa fatica allorchè parte dall’inizio, molto meglio allorchè c’è stanchezza e può utilizzare le proprie caratteristiche. Un gol in questo inizio di campionato e un assist, sperando di reclamare un po’ di spazio.
Nella giornata odierna tuttavia sarà il titolare contro lo Young Boys. Vero è che l’alternanza è con Barella, inserito nel novero dei capitani e quasi impossibile da togliere, ma dall’altro lato c’è abbastanza spazio per tutti con tre competizioni. Più ci sarà il Mondiale di giugno: l’Inter praticamente ha sei calciatori per tre slot, di cui cinque potrebbero giocare in (quasi) tutte le altre squadre italiane.
Paradossalmente gli infortuni danno una possibilità in più a Frattesi: perché se Asllani è dietro nelle gerarchie, rimane ad ogni modo il vice di Calhanoglu. In questo modo al centro potrebbe giocare uno fra Barella e Zielinski, lasciando appunto più spazio di manovra all’ex Sassuolo. Che cercherà, finalmente, di scrollarsi di dosso un’etichetta di perfetto subentrante. Pure perché in altre situazioni è sempre stato titolare, trovando gol e parecchi complimenti. Non solo con l’Italia di Spalletti.
Image:Getty
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