Il Napoli è di scena a Milano ed comunque resterà in testa alla classifica, forte del +4 sulla seconda. La squadra di Antonio Conte può affrontare il big-match di San Siro con la serenità e la coscienza di chi ha già messo mattoncini importanti come la quinta vittoria su cinque partite casalinghe, il sesto clean sheet su nove partite giocate e da questa giornata può vantare pure la miglior difesa (cinque gol, come la Juventus, pure se dopo Verona sono stati appena due i gol incassati e solo uno su azione). L’incrocio col Milan, tuttavia, è pure il primo vero scontro diretto – al di là di quel Juventus-Napoli con tutta probabilità giunto troppo presto, con due squadre in una fase tuttavia embrionale – e può dire tanto sulle reali ambizioni del Napoli e sul livello di alcuni big dell’organico. Se il collettivo ha difatti funzionato quasi alla perfezione, a questo punto sono attesi all’esame pure elementi finora dal rendimento altalenante.
Serve il miglior Lukaku
Il centravanti belga è chiamato ad alzare le proprie prestazioni, magari potendo contare parallelamente su maggiori rifornimenti rispetto in ultimo periodo. 3 gol e 4 assist in 7 presenze, nonostante la condizione precaria, sono già un bottino importante. Col Lecce non è riuscito a incrementare lo score, ha recuperato con tutta probabilità gli ultimi carichi di lavoro, crescendo nel secondo tempo pure con alcune progressione delle sue, e Conte si augura che a Milano sia tuttavia più vicino alla sua migliore versione. Al Milan ha già segnato 5 gol in dodici confronti e sarebbe lo scenario ideale per dimostrarsi trascinatore.
Alzare il livello
Partito dalla panchina col Lecce, pure Kvaratskhelia è chiamato ad alzare il proprio livello. Tutt’altro che negativo il suo inizio, già 4 gol e 2 assist ed il premio di miglior giocatore della Serie A di settembre, ma sul georgiano le aspettative sono altissime ed a Milano dovrà guidare i suoi al grande risultato come avvenne nell’anno dello Scudetto, conquistandosi il penalty e facendo ammonire mezza difesa rossonera. Dopo due partite a sprazzi, complici le partite ostiche e senza spazi con Empoli e Lecce, pure Billy Gilmour è chiamato ad alzare il proprio livello in una gara aperta ove può far valere le sue qualità.
A caccia di conferme
Non sono stati certo altalenanti, viceversa, Alessandro Buongiorno e Giovanni Di Lorenzo, con tutta probabilità i migliori ed i più continui in questa prima parte dell’anno. In generale loro due, ma tutta la linea difensiva includendo pure Rrahmani, Olivera e Meret (che a Milano fu decisivo nell’anno dello Scudetto con una parata straordinaria su Giroud), finora non hanno fallito un appuntamento dopo quei primi novanta minuti a Verona. La miglior difesa del campionato andrà a caccia dell’ennesima prestazione molto importante, ma questa volta in presenza di avrà uno dei migliori attacchi del campionato.
Image:Getty
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