Il centrocampista Paolo Sorrentino ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, disquisendo di Antonio Conte e di come un uomo rigido abbia fatto a conquistare una città senza regole: “La ragione è proprio questa. Mi pare un uomo molto serio: non fa proclami, non va in scena. Nel calcio e nella politica, si va troppo in scena e si diventa poco credibili. Lui non ci va. Se dice una cosa è perché la pensa davvero, non perché deve provocare, alludere o far ridere. Questa serietà, in un mondo ove molti giocano a chi la spara più grossa, diventa determinante. Non è recitante, non finge. E questo suo modo di essere viene apprezzato e rispettato. È anti-cinematografico e per noi è una risorsa: non a caso siamo primi in classifica”.
Maradona cosa direbbe di Kvaratskhelia?
“Ne parlerebbe bene, gli assomiglia. Vagamente…”.
Lukaku spaventa le difese ma dopo ha bisogno di un padre sportivo come Conte perdare il meglio.
“Sono dei ragazzi, con tutte le loro fragilità. Sembrano uomini in tv, ma restano ragazzi. E l’allenatore è l’unico che lo percepisce e sa come aiutarli”.
L’Inter è lavera antagonista?
“Io temo sempre e solo la Juve: è sempre la più pericolosa, pure allorchè è a metà classifica. Non si sa come, ma dopo riesce a risalire”.
Image:Getty
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