Settimana intensa per chi è rimasto a Castel Volturno. Doppie sedute, un test per mettere minuti nelle gambe pure di chi ha preso parte alla partita meno ed nella giornata odierna l’ultimo allenamento prima di un paio di giorni di riposo. Il secondo tempo in seguito sarà fissata per martedì allorchè Antonio Conte potrà poco a poco ritrovare pure i nazionali, ma intanto l’allenatore del Napoli ha sfruttato questa settimana per spingere dal giudizio fisico pure con le cosiddette altre soluzioni. Alla ripresa, con l’arrivo pure dell’infrasettimanale di Coppa Italia, ci sarà bisogno di tutti. Fra i calciatori rimasti a Castel Volturno pure i componenti di un tridente non male: non solo Simeone e Neres, ma pure Cyril Ngonge che nell’ultimo periodo ha scalato le gerarchie e ieri s’è espresso sul suo momento a Napoli.
Da partente a prima alternativa
Sembrava non ci fosse spazio per Ngonge, sul mercato fino agli ultimi giorni ed alle spalle pure di Neres, investimento da 30mln di euro e protagonista di un inizio di stagione firmando gol e assist ad ogni spezzone. Il belga a onor del vero ha in seguito saputo convincere Conte che da settimane lo predilige al brasiliano pure per il sacrificio in fase difensiva. E’ diventato in questo modo il primo cambio a Politano ed ha conquistato pure una chiamata del Belgio nella passato sosta. “Contro squadre che attaccano i 5 canali abbassiamo un laterale e non un metodista. Politano lo fa in maniera perfetta, ma pure Ngonge l’ha fatto perfettamente col Lecce, lui ha caratteristiche simili in alternativa in seguito devi abbassare un metodista”, quanto detto da Conte in conferenza prima dell’Atalanta che hanno segnato il cambio di gerarchie con Ngonge primo cambio e Neres dirottato a sinistra invece di Kvara che tuttavia Conte tiene sul terreno di gioco molte volte fino finalmente.
Ngonge e le richieste di Conte
La punta belga ha proferito ieri, intervenuto ai microfoni di Radio Crc, proprio delle consegne del tecnico e di come s’è ritagliato un ruolo in questo Napoli: “Cosa mi dice mister Conte? Di aiutare nella fase difensiva. È importante che pure noi facciamo il sacrificio di aiutare la squadra in fase di non possesso e dopo, allorchè abbiamo la palla, di essere incisivi nell’ultima parte del campo nell’1 contro 1 e decidere il destino. Queste sono le indicazioni più importanti che ci dà il mister. Le giocate che facciamo durante l’addestramento ora mai le memorizziamo ogni settimana”. Ed tuttavia: “A Napoli mi sono trovato subito bene. Arrivare in un club in questo modo importante ha significato tanto per la mia carriera. Non sono uno a cui dà fastidio la pressione, prima, mi dà la carica. E qui a Napoli mi ha impressionato l’amore per il calcio. Lo senti, ma allorchè lo vivi da vicino è tuttavia più straordinario. La passione di tutte queste persone è incredibile, non c’è altrove”.
Image:Getty
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