Luciano Spalletti, commissario tecnico dell’Italia, è intervistato da Sky Sport in concomitanza del Gran Galà del Calcio AIC, disquisendo in questo modo del posticipo della 14^ giornata: “Gli orobici ha questa qualità di saper creare i giocatori. Gli acquisti ce li ha in casa, penso a Scalvini e Scamacca… Palestra fa parte dell’Under 21, ha una forza incredibile. In un’altra società lo avrebbero già buttato nella mischia, avrebbe fatto scalpore, viceversa loro lo sanno dosare, lo sanno attendere, sanno allorchè farlo debuttare, lo tutelano, sanno allorchè contare su di lui. Hanno creato un modo di lavorare importante, oltre a tutte quelle qualità che ha Gasp, di saper imporre il suo sistema tattico, sia con la palla, sia senza palla. La Roma è stata bravissima, per 60 minuti ha giocato alla pari una partita che non è stata di alle stelle livello. Negli ultimi 20 minuti tuttavia la Diva è venuta fuori, ha mantenuto la sua qualità, la sua costanza di fare le gare tutte similmente. Ha coinvolto tutti i giocatori che con tutte le proprie idee si ritrovano con quel sistema che Gasperini propone ai propri giocatori”.
Vorrebbe avere fare una domanda a Ranieri che è collegato?
“Faccio un grandissimo in bocca al lupo a Ranieri, ho allenato per diversi anni la Roma, è una formazione che ho a cuore, è una città che ho a cuore. È il tecnico adatto per trovare soluzioni, da uno come lui, con la sua storia, ho solo da apprendere”.
Ci si può attendere qualche cosa ancora da Dovbyk?
“Diventa difficile giudicare. Lo abbiamo un po’ studiato allorchè giocammo contro l’Ucraina, ci è sembrato molto forte tecnicamente e pure caratterialmente. Allorchè vengono in Italia tuttavia tutti trovano difficoltà e dicono tutti le stesse cose, ovvero che dal giudizio di lettura, di calcio, di ambientamento fanno un po’ fatica. Gli va dato un po’ di tempo, caratterialmente mi è sembrato sensibile, buono, un ragazzo bravo. Forse avere più la faccia tosta aiuterebbe (sorride, ndr)”.
Bellanova, Calafiori, Bastoni e Dimarco sono stati premiati nella Top 11 dell’anno scorso. Voi attingete molto a questi giocatori.
“Noi abbiamo la fortuna di avere dei giocatori del reparto arretrato forti. Dopo quell’incontro lì all’Europeo che ci è costata molto, dobbiamo ritrovare un po’ di sostanza, rifare compattezza di squadra, ripartenze… Queste cose un po’ conservative che fanno bene per creare una base, dopo dobbiamo metterci qualche cosa di diverso. Bisogna tentare di farlo perché mi pare che nella Serie A questa ricerca ci sia, vedo la stessa sostanza, ma vedo pure il tentativo di provare a fare qualche cosa in più. Tutti ricercano la propria identità: i bergamaschi ha un sistema rafforzato, ti porta a giro per il campo, ti sparpaglia nella sua lateralità, costruiscono, vengono a pressarti, tuttavia bisogna pure andare a fare calcio offensivo, recuperarla alta. Quei giocatori del reparto arretrato che avete citato sono perfetti, sanno costruire, andare sul terreno di gioco aperto: Bastoni te lo ritrovi in avanti, Acerbi, Calafiori è un maestro…”.
Image:Getty
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