Paulo Fonseca riuscirà a scuotere il Milan? Perché se è questo il vero obiettivo del tecnico portoghese, la complicazione è che sta cercando di farlo ripetutamente, pure con scelte decisamente impopolari. Pure mettersi diagonalmente ai big dello spogliatoio come Leao e Theo Hernandez, rischia di portare a una direzione univoca: se vince può diventare uomo della società e delle istituzioni, un po’ come ha fatto Gasperini anni fa allorchè mise fuori Paloschi, Carmona e compagnia per puntare sui giovani.
Era tuttavia una situazione differente e Gasperini è riuscito a creare valore laddove forse non ce n’era. Fonseca viceversa di dilapidare la somma tecnica ed economica dei rossoneri. Perché, un po’ come visto con Osimhen, non sempre è semplice trovare acquirenti dopo una stagione decisamente non straordinaria.
Queste le parole dell’allenatore di ieri. “Io sono una persona che non si soddisfa solo con il risultato. Sono soddisfatto del risultato, la cosa più importante. Abbiamo vinto, siamo in una buona posizione ma sono stanco di lottare contro queste cose. Non sono soddisfatto della prestazione della squadra. Io so che lavoro tutti i giorni per fare bene. Non so se nella nostra squadra tutti possono dire questo. Abbiamo l’obbligo di dare e fare tutto finalizzato alla vittoria, e non l’abbiamo fatto. Devo parlare con la squadra di ciò che è successo sul terreno di gioco. Loro devono comprendere che questo non deve succedere”.
Image:Getty
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