La Roma di Ranieri si prepara a sfidare il Milan di Fonseca, attualmente ottavo in classifica con 26 punti e una partita in meno, quella contro il Bologna, rinviata a causa del maltempo.
Analizzando il rendimento delle due squadre nelle ultime cinque gare, emergono differenze interessanti. I rossoneri hanno raccolto otto punti, grazie a due vittorie (contro Verona ed Empoli), due pareggi (con Genoa e Juventus) e una sconfitta (contro l’Atalanta). I giallorossi, viceversa, si fermano a sei punti, frutto di due successi (Lecce e Parma) e tre battute d’arresto (Como, Atalanta e Napoli).
Dal giudizio offensivo, i numeri sembrano essere molto simili. Il Milan ha creato 171 possibilità da gol, trasformandone 25, mentre la Roma ne ha generate 165, segnandone 23. In termini percentuali, i rossoneri vantano un 15% di capacità realizzativa contro il 14% dei capitolini. Con tutto ciò, i milanesi si distinguono per maggiore precisione: su 165 tiri, 85 sono finiti nello specchio della porta, 80 fuori e 69 quelli respinti. La Roma, viceversa, ha effettuato 164 tiri, di cui 74 nello specchio, 90 fuori e 79 i respinti.
La vera differenza emerge nel reparto arretrato. Il Milan, con soli 16 gol subiti, si afferma la quarta miglior retroguardia del campionato, mentre la Roma fatica in maggior misura, avendo incamerato 23 gol.
Con tutto ciò, i numeri vanno sempre contestualizzati, poiché fotografano ciò che è stato, senza cogliere lo stato della condizione atletica o l’evoluzione di una formazione. In questo percorso, la Roma pare aver trovato un’identità più definita. Il Milan, viceversa, pur avendo un’idea chiara di gioco, soffre un problema più profondo: la mancanza di un team realmente coeso.
Image:Getty
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