Dall’infortunio di Pietro Pellegri l’Empoli non riesce più a vincere. Non ci sono con tutta probabilità conseguenze dirette, ma sono dieci gare e circa due mesi senza una vittoria, con solamente due pareggi e un vantaggio sul terzultimo che si è accorciato. A questo punto c’è solo un punto fra gli azzurri e il Parma, ad ogni modo da ringraziare. Perché i ducali non hanno fatto molto meglio rispetto ai toscani: due punti nelle ultime sette, sintomo di un’incapacità di vincere che è costata cara al tecnico Pecchia che, ieri, è stato sollevato dall’incarico di Kyle Krause.
È ma una crisi senza fine, con pure D’Aversa che rischia il posto. L’avversario della prossima gara non è dei più semplici, dal momento che al Castellani arriva gli orobici di Gian Piero Gasperini che, solitamente, gioca pure meglio in trasferta con le piccole. Dunque non sarà un impegno facile e, con tutta probabilità, l’ultima spiaggia per l’allenatore.
D’altronde a gennaio c’erano state diverse avvisaglie di dovere cambiare qualche cosa. Perché in molti erano stati avvicinati dalle migliori d’Italia. Fazzini è un esempio: poteva andare a Lazio e Napoli ma ha preso la decisione di restare in Toscana. Goglichidze piaceva sia a Roma che al Milan, oltre che alla Juventus. Ismajli è prossimo al termine a giugno, Anjorin non è più ai livelli dell’inizio dell’anno. Insomma, forse qualche cosa poteva essere cambiata, pure per a questo punto l’Empoli sia (tuttavia) virtualmente salvo.
Image:Getty
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