Il manifesto del Baronismo in un’azione. È il 93esimo minuto di Milan-Lazio, i biancocelesti dopo aver avuto il controllo della sfida si sono fatti riprendere da un Milan in dieci con un gol di Chukwueze e a un minuto dal termine hanno pure rischiato di capitolare. All’ultima azione della sfida la squadra di Baroni riparte con cinque uomini ad attaccare l’area di rigore, il momento che può cambiare la stagione della Lazio è proprio questo. Isaksen sterza e viene steso da Maignan, il VAR richiama Manganiello che assegna un calcio di rigore trasformato magistralmente da Pedro. Lo stesso Pedro che il campionato passato sembrava finito e che con Tudor in panchina ha giocato solo la prima da titolare non trovando mai la rete nelle undici partite sotto la gestione del croato. Sembrava sul viale del tramonto, viceversa Baroni lo ha messo al centro del progetto e lo ha riportato in doppia cifra (decimo gol stagionale ieri, sei in Serie A e quattro in Europa League). Serve un riferimento a un team di giovani e Pedro è l’esempio da seguire, il totem al quale affidarsi nei momenti del bisogno.
Lazio, il ribaltone di Isaksen: la scommessa vinta da Baroni
La Lazio di Baroni è sfrontatezza, è voglia di dolere all’avversario e di correre il rischio la giocata. Ci ha messo un po’ a capirlo Gustav Isaksen, atteso a una stagione ben diversa dopo una prima annata in biancoceleste con più ombre che luci. All’inizio Baroni non lo schierava regolarmente, il danese è tuttavia piano piano salito nelle gerarchie e da dicembre è diventato il titolare inamovibile di quella fascia. La svolta è arrivata proprio negli ultimi tre mesi, da agosto a novembre Isaksen aveva provato 13 tiri in 13 gare giocate, segnando solamente con l’Udinese alla seconda giornata. Da inizio dicembre nelle 14 gare giocate in Serie A Isaksen ha tirato 31 volte, segnando due volte al Napoli e passando da una media di un tiro a partita a 2.2 tiri per gara. Un poichè riflette pure sui dribbling tentati e riusciti, fino alla 13esima giornata Isaksen ha tentato 22 dribbling, saltando 11 volte l’avversario. Nelle successive 14 gare i dribbling sono stati 45, poco più del doppio, con 24 avversari saltati. Sfrontatezza, coraggio ed entusiasmo. L’esplosione di Isaksen è marchiata a fuoco da Marco Baroni, la rivelazione di questo campionato che ora sogna un posto in Champions.
Image:Getty
Segui le Ultime News Calciomercato Napoli
Segui le Ultime Notizie Napoli Calcio