Francesco Totti, ieri ospite d’eccezione durante ‘Viva el Futbol’, trasmissione di approfondimento calcistico a cura di Lele Adani, Antonio Cassano e Nicola Ventola, ha proferito pure dell’anno del ritiro, una ferita tuttavia aperta per l’ex capitano: “La società mi chiese se volevo rimanere, io dissi che sarei rimasto gratis e che stavo bene. Sapevo di poter protrarre. Non avrei mai preteso di essere titolare, per me la Roma veniva prima tutto il possibile. A tre giornate dal termine mi dicono che devo smettere e che quello sarebbe stato il mio ultimo derby, in quel momento ho rosicato per i modi. L’ultimo anno con Spalletti è stato difficile, ma nel calcio capita. Il mio ritorno? Non ho mai pensato di giocare con un’altra squadra, non avrebbe avuto senso. Solo io Maldini abbiamo giocato 25 anni con la stessa squadra. Ma voi pensate che Messi in 25 anni alla Roma con Frau, Cesar Gomez e Pivotto avrebbe vinto tutti quei Palloni d’Oro?”.
Sul futuro: “Cerco di trovare qualche giovane forte e di farli crescere bene, ma non faccio il procuratore. Se dopo qualcuno dovesse cercarmi valuterò, posso osservare pure la Nazionale. In un’altra squadra no, tornerei solo la Roma. Ci sta solo la Roma per me. Io come Maldini? Mi piacerebbe, vorrei un ruolo importante ma non è che dovrei decidere senza nessuno. Vorrei dare un contributo, saprei quali calciatori scegliere”.
Il ritorno sul terreno di gioco ‘ventilato’ a gennaio: “A gennaio davvero mi ha tentato di trovare una formazione in Italia di Serie A, non scherzo. Stavo bene, ma non volevo cambiare città. Quale era la squadra? Dico solo che avrei dovuto vivere vicino a Cassano (vive a Genova, ndr)”.
Image:Getty
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