Nel momento perfetto. L’Inter mette in cassaforte l’ammissione ai quarti di Coppa Campioni ritrovando contemporaneamente i suoi due bomber. Prima la splendida conclusione subito di Thuram, dopo la zampata vincente di Lautaro: il Feyenoord saluta la competizione. Peccato per il penalty fallito da Zielinski, che si era guadagnato il penalty grazie a un’azione di Tikus. Una doppia risposta al passo falso del Maradona, ma in maggior misura a un periodo complicato per entrambi gli attaccanti, con pochi gol all’attivo. A questo punto l’auspicio è che, sbloccatisi dopo un lungo digiuno – il francese non segnava da otto gare, mentre il Toro aveva trovato il gol solo una volta nelle precedenti sette –, possano ritrovare continuità nell’area piccola. Nel frattempo, il loro bottino stagionale è salito a 32 gol complessive: 17 per Lautaro, 15 per Thuram. Una coppia che, nondimeno, fatica a segnare nella stessa partita, considerato che ciò era accaduto solo una volta dal gennaio 2023, nel 3-1 contro l’Empoli.
Per Lautaro, la serata di ieri ha avuto un significato speciale: con la sua rete ha raggiunto quota 18 gol in Coppa Campioni, superando Sandro Mazzola nelle statistiche che gli assegnavano 17 gol europee. «È un traguardo che mi riempie d’orgoglio – ha sostenuto il capitano nerazzurro, autore di sei gol in questa edizione, suo primato personale –. Non avrei mai pensato di arrivarci. Se ci sono riuscito, lo devo all’Inter, ai tifosi e ai miei compagni, che mi hanno sempre supportato. Ho lavorato tanto sin dal mio arrivo qui e continuerò a farlo, perché voglio portare l’Inter sempre più su».
L’Inter, per Lautaro, non è solo il presente e il passato, ma pure il futuro. «La mia aspirazione è rimanere perpetuamente in nerazzurro. In seguito, nel calcio, possono accadere tante cose, ma qui sono contento, come pure lo è la mia famiglia». La squadra di Inzaghi è in corsa su tre fronti e il capitano mette in risalto la forza del gruppo: «Pensiamo a una partita alla volta. Pure nelle difficoltà, come si è visto ieri, abbiamo palesato compattezza. Parecchi compagni si sono sacrificati giocando fuori ruolo, come Bastoni, che avrebbe sacrosanto il premio di migliore sul terreno di gioco. A questo punto ci concentriamo sul campionato, dopo penseremo al ritorno affrontandolo come se partissimo dallo 0-0». E sulla Champions? «Non posso dire che sia l’unico obiettivo, perché non sarebbe vero. Da otto mesi giochiamo ogni un paio di giornate, ma i tifosi possono stare sereni: questa squadra darà sempre il massimo».
Poi, Lautaro ha voluto fare chiarezza la vicenda della presunta bestemmia: «Sono stato accusato di qualche cosa che non ho fatto. Sul terreno di gioco dimostro sempre la mia vera natura e i valori che mi hanno trasmesso». Sabato, nella partita di campionato contro il Monza, sia Lautaro sia Thuram potrebbero avere un turno di riposo per ricaricare le forze in ottica degli impegni futuri. Il francese, nello specifico, non pare tuttavia al top della condizione. Chissà che il secondo gol in Champions (e il secondo del 2025) non possa dargli ulteriore fiducia. Le sue giocate e la sua capacità di attaccare la profondità sono armi preziose per Simone Inzaghi, fondamentali per mantenere la fluidità del sistema di gioco nerazzurro.
Image:Getty
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