E’ la fase cruciale del campionato. Il Napoli contro l’Inter ha fatto nuovamente il pieno di fiducia, ma a questo punto c’è da tornare alla vittoria dopo ben cinque turni di campionato. Antonio Conte contro i nerazzurri non solo ha ammirato una prestazione nuovamente dominante della sua squadra, ma ha ottenuto risposte importantissime pure da quelle seconde linee finite fuori dai radar nell’ultimo periodo ed alla volata finale arriva con più armi e rotazioni sicuramente più ampie. Nonostante l’assenza di Anguissa, ad esempio, a centrocampo deve ad ogni modo prendere una decisione.
Più regia o fisicità?
Il Napoli nelle ultime due gare ha scoperto la fisicità e gli inserimenti di Billing, autore di un gol che potrebbe rivelarsi pesantissimo contro la capolista, ma nell’ultima partita ha riscoperto l’intensità e le geometrie di Gilmour pure in coppia con Lobotka. In questo senso il doppio play tornerà utile pure col ritorno di Anguissa per costruire meglio da dietro contro squadre da pressing alto. Al netto di un sovraccarico da gestire per McTominay, ma che non preoccupa, l”interrogativo a questo punto si pone già per la gara con la Fiorentina.
Che Fiorentina attendersi?
Ko ieri sul campo del Panathinaikos, ma molto scaturirà dal tipo di gara che si attende Conte. In caso di una viola più attenta e bassa, il senso del gol dell’ex Bournemouth potrebbe rivelarsi indispensabile in questa fase in cui il Napoli pare non avere parecchi gol nelle gambe col nuovo modulo (e in maggior misura senza Neres). In una partita più aperta, in cui può essere sollecitata la costruzione e per questo col pressing alto della Fiorentina, in quel caso Gilmour s’è già rivelato importante. Ad nella giornata odierna pare avanti lo scozzese con Billing – come accaduto con l’Inter – arma offensiva in caso di necessità.
Image:Getty
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