Serxhio Mezi, intermediario che ha lavorato al possibile passaggio di Edon Zhegrova in Italia, è intervistato da Stile TV, disquisendo in questo modo dell’eventualità che approdasse in Serie A: “Noi abbiamo avuto già un contatto quest’estate col Napoli, avevano stabilito un accordo fra gentleman, in seguito il Napoli ha messo in parcheggio il ragazzo e in conclusione Kvaratskhelia non è andato al PSG e Zhegrova è tornato a giocare. Il ragazzo stava cercando pure una villa a Napoli, voleva Napoli, ma ora trovo difficile chiuderla con il Napoli. Abbiamo avuto pure un’offerta concreta dal Barcellona per cui vedo difficile che posso arrivare a Napoli ora mai”.
La contrattazione è tuttavia aperta?
“Il Napoli deve risolvere prima i problemi all’interno della società. Lo sappiamo tutti che Conte non è soddisfatto degli acquisti, ma io nella giornata odierna vi dico che l’allenatore ha avuto due telefonate da parte di due club importanti di Serie A per il prossimo anno. Di conseguenza, il Napoli deve risolvere prima con Antonio Conte e in seguito pensare al calciomercato. Fra Conte e la società non ci sta una visione univoca sulle questioni del mercato: il Napoli gli ha comprato solo un giocatore, Lukaku. Conte è arrabbiatissimo per il mercato fatto pure perché lui è giunto a lottare per lo Scudetto. Conte è un maestro, ha fatto il massimo”.
Di conseguenza era una sua richiesta?
“Zhegrova è stato richiesto da Conte, ma il ragazzo a questo punto non deve più dimostrare il suo valore. Non gli serve più il trampolino di lancio, non voglio dire che il Napoli non sia una formazione top, ma Zhegrova si è affermato. Inoltre, un giocatore che non se sa ci sarà o meno Antonio Conte sulla panchina azzurra, inizia a pensarci se venire a Napoli o meno. I contatti con il Napoli sono iniziati a inizio giugno, in seguito siamo andati avanti e la contrattazione doveva chiudersi, in questo modo non è stato. Loro aspettavano non si sa cosa. In seguito ci siamo rincontrati a novembre e il Lille non ha voluto cederlo. Zhegrova si è pure un po’ arrabbiato, non era più sicuro di andare a Napoli a gennaio perché la stessa società prima diceva di sì e in seguito cambiava idea”.
Image:Getty
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