Primo tempo imbarazzante, eliminazione a un passo. Dopo 45 minuti la Nazionale di Luciano Spalletti è sotto 3-0 al Signal Iduna Park contro la Germania, un risultato che sommato all’1-2 di San Siro ci porta a un passo dall’eliminazione dalla Nations League 2024/25. Se tre giorni fa a Milano gli azzurri avevano disputato un primo tempo ottimo salvo dopo arrendersi nel secondo tempo, stasera Donnarumma e compagni si sono consegnati ai padroni di casa fin dall’inizio pure a causa di un atteggiamento troppo rinunciatario.
Luciano Spalletti ha iniziato la partita con quattro volti nuovi rispetto alla partita di tre giorni fa. Dall’inizio della gara Gatti, Buongiorno, Ricci e Maldini per un atteggiamento più conservativo che, nelle idee del commissario tecnico, doveva servire a bloccare il furore agonistico dei padroni di casa. Doveva… perché per la verità s’è trasformato nel tappeto rosso che serviva ai padroni di casa per dominare il gioco fin dai primi istanti. Per mettere in mostra una Germania vogliosa di portarsi subito avanti: fisica, irruenta.
Meno di poco, Italia niente. La Germania per tutta la prima frazione ha presidiato la trequarti azzurra, ha giocato come il gatto col topo e prima della mezz’a questo punto s’è guadagnata il penalty che ha sbloccato la sfida. L’imbucata per Kleidienst ha obbligato Buongiorno al cartellino giallo e ha permesso ai padroni di casa di calciare un rigore eseguito perfettamente da Joshua Kimmich. Subito dopo 1-0 Goretzka ha avuto pure l’opportunità per raddoppiare ma il suo colpo di testa non è stato preciso. Dopo Kleidienst con la specialità della casa ha chiamato Donnarumma al grande intervento, il preludio al gol del 2-0 giunto sul successivo corner per una clamorosa disattenzione difensiva dell’Italia che ha permesso a Musiala di segnare indisturbato. Prima del duplice fischio non è mancato nemmeno il 3-0, la rete di un Kleidienst che sta vivendo un’altra serata di grazia.
Il piano gara di Spalletti prevedeva una formazione più difensiva per bloccare la Germania, mantenere la sfida in equilibrio e dopo giocarsi tutto negli ultimi 20-25 minuti. Un piano gara che non ha funzionato e costringerà il commissario tecnico a immediati cambi per ribaltare una situazione a questo punto più che disperata: servono quattro gol senza subirne alcuno per guidare la sfida ai tempi supplementari. Tradotto: parecchi saluti alla Nations League e testa solo al cammino verso il prossimo Mondiale. Ci aspetta Haaland…
Image:Getty
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