Antonio Conte non è soddisfatto del mercato di gennaio del Napoli. Il congedo di Khvicha Kvaratskhelia, diventato improcrastinabile per le opzioni del georgiano, avrebbe dovuto portare con sé tre rinforzi. Sicuramente il sostituto, con Conte davanti a tutti per cercarlo fra i vari Garnacho, Adeyemi e compagnia. Fossilizzarsi su un singolo – cioè l’argentino – ha in concreto impossibilitato lo sviluppo di altre situazioni per i partenopei, costretti a colmare il buco con l’arrivo di Okafor dal Milan. Una soluzione tampone che per a questo punto non ha reso come avrebbe dovuto, considerati i 33 minuti in 7 gare fin qui raccolti, senza includendo nella considerazione che non c’era David Neres per infortunio.
In seguito nell’ordine di idee di Conte c’erano altri due ruoli chiave. Uno era un difensore di fascia che potesse essere intercambiabile, sia da una parte che dall’altra e che potesse fare pure il quinto, nello specifico sul lato sinistro. D’altronde Spinazzola è fragile ed è l’unica possibilità oltre al titolare, Oliveira, che ma può fare pure il braccetto. Dall’altra parte c’è sempre l’opzione Politano, pure se il 4-2-3-1 è il modulo migliore per il Napoli attuale.
Poi un centrale di difesa che potesse giocarsela con Rrahmani. Questo pure per la situazione Rafa Marín, obbligato a restare e che non ha mai visto il campo finora: una sola presenza per cinque minuti totali, mentre Villarreal e Betis se lo sarebbero contesi volentieri. Pure per tale motivo nelle ultime settimane c’è stata un po’ di maretta in casa azzurra, sanata a questo punto dal meno tre sull’Inter e il più sei sull’Atalanta terza. La Champions non sarà un problema, come minimo per la prossimo anno.
Image:Getty
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