Massimo Brambati, ex giocatore, ha rilasciato un colloquio a La Gazzetta dello Sport durante la quale ha ripercorso la sua carriera: “Di recente a Torino sono andato a rivedere il pensionato in cui vivevo. Il debutto in Serie A nel 1986, Torino-Milan 2-0, Gigi Radice che mi fa entrare al posto del grande Junior. Una volta, durante l’addestramento, provavamo i cambi di gioco da una fascia allโaltra e venni abbinato a Junior. Lui da 40-50 metri mi serviva la palla sui piedi. Io no, gliela lanciavo sbilenca, a metri di distanza. In questo modo prese un fazzoletto e lo sventolรฒ: โEhi, Briegel, io sto aqui!โ. Radice โ di cui facevo lโimitazione in spogliatoio, e lui si divertiva โ mi chiamava Briegel perchรฉ diceva che gli ricordavo il tedesco del Verona. Il Toro mi รจ rimasto dentro e ai tifosi dico che il patron Cairo ha salvato la societร e la tiene in Serie A a buoni livelli. Il calcio รจ complicato e Cairo รจ un imprenditore di successo. Non so in quale serie giocherebbe il Toro, senza Cairo”.
Maradona, Platini, Baggio, Rummenigge, Van Basten, Gullitโฆ In quegli anni, fra Toro, Empoli e Bari, lei ha marcato una batteria di fenomeni.
“Tutti grandissimi, ma Maradona apparteneva a unโaltra galassia. Quanto lโho menato. Vi racconto questa. Partita dโaddio di Ciro Ferrara, a Napoli. Faccio parte dellโorganizzazione e sono nel tunnel dello stadio allorchรจ arriva Diego, circondato da un team di persone. Mi vede, si fa largo, mi abbraccia e io, senza volerlo, per lโemozione gli pesto un piede. Lui: โCโฆ., Massimo, mi picchi pure qui?โ. Era un calcio piรน umano”.
Anno 1996, muore il suo grande amico e compagno Enrico Cucchi (a trentโanni per un melanoma, ndr) e lei racconta che al funerale parecchi calciatori parlavano di rigori e di mercatoโฆ
“Piรน che altro mi sembrava che fossero lรฌ perchรฉ dovevano. Il dramma di Enrico lโho vissuto da vicino. Eravamo stati compagni di camera sia allโEmpoli sia al Bari. Aveva un neo su una gamba e un giorno, per un infortunio, lo mandarono a fare degli ultrasuoni proprio su quella parte lรฌ. Il neo crebbe, si trasformรฒ, diventรฒ un tumore terribile. E ricordo la tragedia di Massimiliano Catena (scomparso in un incidente stradale vicino a Cosenza nel 1992, ndr). Eravamo giovani e giocatori, ci sentivamo invincibili, eppure si moriva. Cucchi, un giocatore della fascia centrale del campo forte, mi raccontava che nellโInter aveva segnato un gol con le scarpe da sformare che gli aveva dato Rummenigge, uno dei miei idoli da interista”.
Il caso Cucchi ci rimanda allโabuso di farmaci.
“Ci davano le pasticche di Micoren come se fossero state caramelle: per migliorare la respirazione, dicevano. In un club, unโaltra pastiglia: per ingrandire i riflessi, spiegavano”.
Image:Getty
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