Antonio Conte non è stato contento del mercato di gennaio, e questo è un dato in concreto. Perché chiedeva tre pedine mentre gli azzurri non sono riusciti a consegnargliene due, cioè un centrale di difesa e un esterno a sinistra, trovando Noah Okafor per il rotto della cuffia a rimpiazzare Kvaratskhelia. In un momento di massima necessità, come serrare le fila finalizzato alla vittoria il campionato, Conte ha dovuto fare le nozze con i fichi secchi. E le sta facendo tuttavia, pure solo vista la formazione schierata nel finale contro il Milan: Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Buongiorno, Olivera, Mazzocchi, Billing, Gilmour, Ngonge, Simeone.
La differenza è tanta, troppa. Per tale motivo servono migliorie e l’allenatore ne ha in mente ben otto. Ammesso e non concesso che Marianucci è virtualmente un acquisto da mettere in conto, vorrebbe avere un portiere che se la giochi come secondo – pure se Meret rinnoverà – e un vice Di Lorenzo, perché l’attuale eventuale sostituto non è visto come uomo da Champions.
In seguito un altro centrale difensivo, che possa essere a livello del titolare Rrahmani. Una mezz’ala che possa essere alternativo ad Anguissa e McTominay, due esterni offensivi di alto valore includendo nella considerazione che Okafor non sarà riscattato. Con tutta probabilità pure un laterale di difesa sinistro e un vice Lukaku qualora Simeone dovesse partire. Certo, la lista delle possibili cessioni è lunga: Rafa Marin, Caprile, Mazzocchi, Billing, gli stessi Simeone e Raspadori, forse pure Ngonge. Insomma, una rivoluzione e uno svecchiamento. Toccherà a De Laurentiis accontentarlo. In caso contrario il ribaltone potrebbe pertanto essere quasi raggiunto, come già successo con Inter e Juventus.
Image:Getty
Segui le Ultime News Calciomercato Napoli
Segui le Ultime Notizie Napoli Calcio