Allorchè (e se) la Fiorentina sarà qualificata per una coppa europea per la prossimo anno, allora Nicolò Fagioli diventerà a tutti gli effetti un giocatore viola. Dopo essere stato a un passo dall’Olympique Marsiglia di Roberto De Zerbi, che dopo è andato all-in su Ismael Bennacer del Milan, il calciatore della zona centrale del campo ha lasciato la Juventus per sbarcare alla corte di Raffaele Palladino. Mai scelta fu più azzeccata, per per lo meno due delle tre parti in causa. Le cifre pattuite il 4 febbraio 2025: prestito fino al 30 giugno 2025 da 2,5 milioni di euro, pagabili in due esercizi, con oneri accessori pari a 0,2 milioni di euro. Obbligo di riscatto (in caso di qualificazione alle competizioni europee) e diritto qualora non arrivare in Europa per 13,5 milioni di euro con 2,5 aggiuntivi in caso di determinati obiettivi sportivi.
Il rendimento di Fagioli, metodista stimatissimo pure da Luciano Spalletti, è sotto gli occhi di tutti. Gli incontri fra l’entourage e la Fiorentina sono frequenti ma di futuro c’è ben poco di cui parlare: Fagioli è contento a Firenze, la società di Rocco Commisso è contento del suo metodista e non c’è alcun motivo per pensare a un domani altrove. L’Europa chiaramente come obiettivo e come stella polare a cui mirare, ma a prescindere l’ex giocatore della Juventus sarà gigliato pure nella prossimo anno.
Un rimpianto per i bianconeri, già. Perché Thiago Motta non lo ha mai visto, viceversa uno con la sua capacità di verticalizzare, col suo dinamismo, con le sue qualità, sarebbe stato perfetto pure nel gioco di Igor Tudor. Sia nei due che nei tre, perfino come vertice più alto. Fagioli come identikit perfetto del giocatore che la Juventus non ha e che in estate dovrà andare a prendere, visto lo scarso rendimento di Douglas Luiz e l’assenza di un’alternativa di spessore al centro al campo.
Image:Getty
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