Nella sua intervista a The Athletic, Scott McTominay ha raccontato il rapporto con il cibo italiano, dimostrando di apprezzare in particolar modo la differenza sui pomodori fra l’Italia e il Regno Unito: “Non li ho mai mangiati a casa mia, ove sono “acqua rossa”. Qui, per la verità, hanno il vero sapore dei pomodori. Adesso li mangio come spuntino.
Verdura, frutta: è tutto in questo modo fresco. È incredibile. Sto prendendo pure lezioni di italiano: è importante che le persone ci vedano abbracciare la loro cultura. Napoli è fantastica ed è completamente diversa da ciò a cui ero abituato. Dobbiamo dimostrare di tenerci, oltre a giocare bene”.
“Allorchè sono entrato in prima squadra, mi sentivo in una posizione sbagliata sul terreno di gioco. Non era colpa di nessun allenatore. I miei punti di forza sono sempre stati entrare in area di rigore, segnare, creare problemi agli avversari. Ma sono stato usato come mediano, o come centrale di difesa, e questo non è mai stato il mio vero ruolo”.
Sul suo periodo in Inghilterra: “Allorchè giochi per il Manchester United e hai 20 anni, non puoi bussare alla porta del tecnico e dire che ti aspetti di giocare da numero 8 superando Pogba. Non è realistico. Devi apprendere e fare ciò che ti viene chiesto. Nelle ultime stagioni, ho iniziato a entrare un po’ in maggior misura in area, a segnare più gol, e in seguito l’anno scorso è stata la mia miglior stagione. Ingaggiavano sempre qualcuno che in seguito non era ciò che necessariamente la gente si aspettava che fosse. La mia mentalità era che ero sempre lì, pronto a cogliere la mia opportunità. Ho sempre voluto esprimere quanto valgo, dimostrare che potevo giocare ogni partita. È il Manchester United. Devi essere pronto. I tifosi in alternativa non ti tollerano. Ho avuto la fortuna di giocare 250 gare, di vincere la Carabao Cup e la Fa Cup, ma avrei voluto vincere in maggior misura”.
Image:Getty
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