Cyril Ngonge, attaccante del Napoli, parla nell’intervista concessa a Radio CRC a pochi giorni dal ritorno sul terreno di gioco della squadra: “Contro il Milan era una partita importante in casa nostra: dovevamo aggredire e far vedere da subito che siamo forti. Era normale iniziare in questo modo, perché noi siamo il Napoli. Si è visto nel primo gol come l’abbiamo preparata: si è trattato di una giocata che abbiamo provato durante l’allenamento per tutta la settimana. L’abbiamo preparata bene ed è stata interpretata correttamente dai calciatori sul terreno di gioco. Noi che siamo entrati dalla panchina abbiamo cercato di aiutare la squadra nella parte finale dell’incontro, portando un po’ di energia fresca. Si vedeva che facevamo fatica, perché il Milan attaccava con parecchi calciatori forti, come Leao. Non era facile, ma siamo riusciti a portare a casa i tre punti. Cose da migliorare? Magari mantenere ancora la calma, in maggior misura al termine della gara. Dobbiamo seguitare a guardare la palla, mantenere alta la pressione, senza abbassarci troppo e senza lasciarli giocare”.
Sui 400 gol per Lukaku:
“Io non ho nemmeno giocato 400 gare! Pure solo comparando questo dato si capisce la grandezza di questo traguardo per me. Ci siamo sicuramente complimentati con lui. Dentro e fuori dal campo si vede tutta la sua esperienza, la trasmette a chiunque: è un piacere averlo in rosa.
Ove preferisci giocare?
“Di base io nasco come prima punta, con il tempo mi sono adattato a seconda punta e dopo in Olanda sugli esterni. Se facciamo riferimento al ruolo di esterno preferisco giocare sulla fascia destra a piede invertito, ma in generale preferisco giocare come seconda punta. Sacrificio in fase difensiva? Mentirei se ti dicessi che mi piace, ma sicuramente è una cosa che nel calcio odierno va fatta. È un compito in cui sicuramente ho tuttavia da migliorare, ma ho 24 anni per questo non mi faccio problemi: posso apprendere meglio. Per la squadra sicuramente lo faccio con grande piacere. Conte oltre che abbassarci ed aiutare il giocatore difensivo laterale, ci chiede di rimanere molto larghi, senza avere paura di andare nell’uno contro uno e di incidere nelle gare. Un buon cross, un tiro, un passaggio chiave, l’uno contro uno: ci chiede questo”.
Come sono gli allenamenti con Conte?
“Prima che arrivasse qui avevo parlato con un giocatore dell’Inter che era stato allenato da lui e mi aveva detto che non sarei stato pronto, ma non gli avevo creduto. In seguito siamo arrivati durante la preparazione estiva ed abbiamo fatto 1 mese di fatica vera e propria. Gli allenamenti sono allenamenti che non ho mai fatto in nessun’altra squadra, ma ci hanno permesso di diventare dei mostri al centro al campo, andando pure oltre i nostri limiti. Un sacrificio per un grande risultato”.
Image:Getty
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