Ora l’aritmetica c’è. Con le sconfitte di Venezia ed Empoli nell’ultimo turno, il Genoa è sicuro di giocare pure l’anno prossimo in Serie A. L’obiettivo primario, e sempre sottolineato da mister Patrick Vieira nel corso delle conferenze pre e post partita, è stato raggiunto. Una salvezza per niente sofferta, arrivata con quattro giornate di anticipo ma messa in ghiaccio da diverso tempo. Frutto del pragmatismo e dell’equilibrio voluto sul terreno di gioco dal tecnico francese e applicato in maniera impeccabile dalla squadra sul campo di gioco.
Un finale da big
Ora restano quattro partite in cui il Grifone può provare a partirsene qualche gratificazione e a rendere meno agevole il percorso delle avversarie verso i rispettivi obiettivi. Badelj e compagni effettivamente affronteranno da qui fino tutto sommato dell’anno squadre toste e forti qualitativamente. A partire dal Milan che, pure se nono in classifica, vorrebbe avere chiudere in bellezza in attesa della finale di Coppa Italia. Successivamente i rossoblù andranno a giocare al “Maradona” di Napoli contro gli azzurri di Conte in lotta per lo scudetto e chiuderanno con Atalanta e Bologna, a caccia di un piazzamento Champions.
Valutazioni per il futuro
Sarà pure l’opportunità per fare, come accaduto nelle ultime due uscite contro Lazio e Como, per valutare alcuni calciatori in ottica della prossimo anno. Da Norton-Cuffy e Kassa arrivando ad Otoa (espulso contro i biancocelesti ma tuttavia giocatore valido e di prospettiva) passando per i prodotti del vivaio come Ahanor, Ekhator (già impiegato diverse volte come l’ora mai titolare Masini) e Venturino.
Image:Getty
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