Qualche mese fa non fu convocato per il match della fase campionato per punizione e il PSG perse 2-0. Stasera gli sono bastati appena quattro minuti per decidere il destino: Ousmane Dembélé è l’uomo copertina del 2024/25, il giocatore che ha preso il posto di Mbappé e che ne ha quasi replicato i numeri. C’è tutto il calcio di Luis Enrique nell’azione che decide la partita giocata all’Emirates e nei primi 20′ dell’incontro: movimento, pressing, velocità, qualità. Kvaratskhelia fa impazzire Timber (che viceversa aveva limitato alla grande Vinicius), Doué regala giocate di gran classe, Hakimi e Joao Neves sono ovunque. L’Arsenal viceversa si vede a tratti, trascinata dal consueto Saka, pure se i pericoli maggiori li porta Merino con gli inserimenti senza palla.
Donnarumma super, due possibilità per il k.o. – I Gunners rientrano sul terreno di gioco intenzionati a riequilibrare subito la partita e ci riescono subito, ma è un’illusione: Merino sfrutta il consueto calcio piazzato, il VAR segnala il fuorigioco del metodista spagnolo. È il momento di massima pressione dei londinesi, a un passo dal pareggio con Trossard: un monumentale Gigio Donnarumma dice no al diagonale del belga, strozzando l’urlo in gola all’Emirates.
Qui, tuttavia, si esaurisce in concreto l’assalto dei padroni di casa e si aprono spazi interessanti per i parigini, che provano a sfruttare pure la freschezza di Barcola e Ramos. L’ex Lione spreca malamente l’opportunità per il raddoppio, schiacciando troppo la conclusione trasversalmente; pochi istanti dopo è il portoghese a centrare una clamorosa traversa con un tiro di punta. Raya e l’Arsenal tirano un problema in meno, al Parc des Princes sarà battaglia.
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Image:Getty
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