E’ un’altra giornata chiave per la lotta Scudetto. Il Napoli con un margine di 3 punti sull’Inter affronta l’ostacolo più alto da qui dopo lunghi sforzi del campionato, il Lecce di Giampaolo, chiamato a sua volta a fare punti pesanti per la salvezza. Dopo i partenopei, nelle ultime tre giornate, sfideranno Genoa, Parma e Cagliari che viceversa potrebbero tutte a quel punto del campionato non avere più particolari obiettivi da conquistare. Una partita molto pesante dunque che, in caso di vittoria, potrebbe spalancare un’autostrada ai partenopei verso lo Scudetto e proprio per tale motivo Antonio Conte – decisamente sereno e sorridente in questa circostanza – ci tiene a mantenere tutti con i piedi per terra: “Non dimentichiamo che due settimane fa eravamo 3 punti sotto, manteniamo la calma e l’umiltà, non deve mai essere persa dall’ambiente. Dobbiamo rimanere compatti, umili, con i piedi per terra. Vengono a mancare 4 gare ed io ho avuto esperienze in cui ho perso e vinto Scudetti all’ultima giornata. E’ importante la sostanza”, ed tuttavia in un altro passaggio: “Non abbiamo fatto nulla, io il calcio lo conosco e serve grande attenzione. Qualunque cosa accadrà domani saranno assenti 3 gare. Non ci affossiamo da soli, sarebbe stupido e provinciale”, il monito di Conte, concentrato su uno scopo che adesso vede avvicinarsi e non vorrebbe avere lasciarsi sfuggire.
Confermato il cambio tattico
Olivera centrale? “Voi sapete tutto, sono domande fasulle. Tutto ciò che accade qui si viene a sapere”, la risposta di Antonio Conte, sorridente, a confermare l’adattamento dell’uruguyano al centro del reparto arretrato ed il passaggio ad una sorta di 4-4-2 molto fluido. Nonostante gli infortuni di Buongiorno e Juan Jesus, out Rafa Marin che non ha mai convinto del tutto Conte e conseguentemente spazio all’adattamento provato già prima dell’incontro col Torino (in quel caso ma in seguito fu rischiato Buongiorno, evidentemente non tuttavia recuperato del tutto). Spinazzola conseguentemente arretrerà da terzino ed nel reparto avanzato, non fidandosi neanche di Okafor e Ngonge, Conte butterà dentro Raspadori al fianco di Lukaku per un 4-4-2 già provato prima del Milan, in seguito saltato per l’indisponibilità di McTominay che partirà più largo (in non possesso) per accentrarsi come di consueto dietro Lukaku.
Image:Getty
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