Dopo due mesi di enormi difficoltà finalmente Marco Baroni ha ritrovato Boulaye Dia. L’attaccante senegalese dopo il gol segnata nel finale contro il Napoli è stato a digiuno per ben undici gare, peggior striscia di partite senza rete da inizio stagione. La rete dalla panchina contro il Bodo e le due gol con Genoa ed Empoli hanno restituito ai biancocelesti una delle armi di questa stagione. Dia difatti è stato uno dei segreti della Lazio che tanto bene ha fatto nel girone d’andata e non è un caso che l’astinenza di Dia sia coincisa con l’infortunio di Castellanos. Nessuno dei due ha nei piedi 20 gol, ma la coppia funziona alla grande e in due hanno portato 19 gol e sei assist in questo campionato. A tre giornate dal termine per Baroni è vitale aver ritrovato Dia e ora dovrà ritrovare pure la solidità difensiva all’Olimpico.
Lazio, enigma difesa: quasi perfetta in trasferta, disastrosa in casa
Chi capisce la stagione della Lazio merita una statua. Il rendimento della squadra di Marco Baroni è indecifrabile e la tattica di difesa ne è il perfetto emblema. Terzo clean sheet consecutivo e terzo successo in fila lontano dall’Olimpico, quarta porta inviolata nelle ultime sei trasferte in Serie A. In casa, diversamente, il clean sheet manca addirittura da novembre e l’impressione è che in un modo o nell’altro la Lazio trovi sempre l’opportunità per subire gol. Ieri al Castellani è servito pure un pizzico di fortuna sul gol annullato a Viti per fuorigioco, ma la solidità mostrata nell’ultimo mese e mezzo in trasferta deve essere la base per le partite con Juventus e Lecce all’Olimpico. Vista la classifica vincendo le due partite casalinghe la Lazio avrebbe un piede e mezzo in Europa e potrebbe giocarsi la Champions a San Siro contro l’Inter. Tutto ma passerà dallo spareggio di sabato contro la Juve, match che definirà la stagione dei biancocelesti.
Image:Getty
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