Il Parma compie un’altra piccola impresa, fermando un Napoli ad un passo dallo scudetto e raccogliendo un altro piccolo punto, che in ottica classifica è veramente vitale. Di nuovo, i crociati si confermando bestia nera per le big: al Tardini solo Atalanta e Roma (con l’uomo in più per un’a questo punto) sono riuscite ad imporsi, a conferma del rendimento eccelso fra le mura amiche nei match di blasone. Paradossale, con questi risultati, pensare che con una giornata da disputare, il Parma non sia tuttavia salvo e debba rimanere in apprensione. Pesano tantissimo le tante possibilità perse in stagione, ma arrivati adesso non si può piangere sul latte versato. L’unica cosa che rimane da fare è giocare come il Parma ha fatto ieri in serata: cuore, grinta, umiltà e sacrificio, per strappare un punto d’oro.
Chivu era riuscito a fare il regalo all’Inter, fermando il Napoli e riaprendo la corsa scudetto, ma i nerazzurri non non si sono fatti scappare la ghiotta occasione. Questo per ricordare quanto pesasse questo confronto in ottica scudetto e quanto fosse vitale una vittoria per la squadra di Conte. Il risultato viceversa, finalmente dei novanta minuti, rispecchia ciò che si è visto sul terreno di gioco. I partenopei hanno avuto le opportunità migliori, con il palo di Anguissa e il miracolo di Suzuki su McTominay, ma per il resto lo sterile attacco azzurro non ha mai messo paura ad un Parma compatto e coriaceo. La squadra di Chivu è riuscita pure ad affacciarsi in avanti nella prima a questo punto di gioco, salvo in seguito venir schiacciata nel finale, ma senza particolari rischi.
Merito dell’eccelso lavoro di una linea difensiva che ha lavorato molto bene di reparto, esaltando le individualità, che Chivu in seguito ha voluto premiare in conferenza. Dolci parole per Circati, che a 244 giorni dall’infortunio al crociato è tornato sul terreno di gioco in una partita in questo modo delicata, giocando con coraggio e personalità. Ripetitivo pure elogiare la prestazione sontuosa di Leoni: il diciottenne ha messo il guinzaglio pure a Lukaku, vincendo tutti i duelli con malizia, senza mai soffrire lo strapotere fisico del belga. L’ennesima investitura di un talento osannato dal popolo gialloblu e che ogni giorno stupisce, attirando su di sé l’attenzione delle big in Italia e in Europa.
Il muro gialloblu consente a Chivu di arrivare a Bergamo all’ultima giornata con due punti di margine sulla zona retrocessione. Il Parma andrà a chiudere la sua stagione sul difficile campo dell’Atalanta, con l’obbligo di mettere sul terreno di gioco il coraggio e gli attributi mostrati ieri. La prova di personalità deve dare la coscienza di volersi andare a prendere la salvezza, senza dipendere dagli altri. Il minimo sindacale, analizzando la stagione, ma che è tutto di guadagnato se si analizzano le sconfitte di inizio 2025. A questo punto manca una settimana di lavoro, cercando di isolarsi per non sentire la pressione, andando a Bergamo con l’obiettivo di regalare una gioia al popolo gialloblu e alla piazza. Al Parma potrebbe bastare un punto, ma pure zero in casa di mancata vittoria di una fra Empoli e Lecce contro Verona e Lazio. Insomma, il discorso è tutt’altro che chiuso, ma grazie al punto contro il Napoli la situazione restituisce un po’ di conforto. Non bisogna ma guardare gli altri alla classifica, testa a Bergamo per in seguito dimostrare.
Image:Getty
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