Il portiere del Tottenham Guglielmo Vicario ha proferito a chiosa della consegna del ‘sigillo della citt’, da parte del sindaco di Udine Alberto Contento De Toni soffermandosi sui propri inizi in terra friulana: “Per me è un grande piacere e un orgoglio tornare a casa, da ove tutto è partito, da vincitore dell’Europa League e con alle porte una Supercoppa Europea da giocare nello stadio della mia città. È un sogno che si è avverato. – spiega Vicario a Telefriuli – Sono partito dai salesiani per in seguito arrivare alla Primavera dell’Udinese, ho iniziato la carriera dalla Serie D e sono giunto fino alla Serie A e alla Premier, sono orgoglioso del mio percorso e di ove sono giunto nella giornata odierna senza pormi limiti e cercando di metterci sempre il massimo impegno e la massima serietà. A Londra sono uno dei più esperti di una rosa e cerco di portare un po’ di esperienza, coraggio e mentalità per poterci toglierci delle soddisfazioni importanti come quella di Bilbao”.
Vicario in seguito si sofferma in seguito sulla scuola di portieri – Meret, Scuffet, Perisan, Provedel – friulana: “Il segreto è che siamo tutti ragazzi con una grande passione per tale motivo sport, umiltà e dedizione al lavoro. Questi sono tutti ingredienti che appartengono a me, Meret, Scuffet, Perisan e tutti i ragazzi che sono venuti fuori dopo e che hanno grande passione per il calcio e per il ruolo del portiere. – come viene riportato su Udineseblog.it Io mi sento di fare un grande ringraziamento ad Alex Brunner e a Sergio Marcon che ci hanno plasmato per ciò che riguarda il ruolo e la professione. Sono loro che ci hanno aperto le porte del professionismo e ci hanno permesso di fare una grande carriera”.
Spazio in seguito alla Supercoppa: “Si tratta di un altro sogno che diventa ma uno scopo concreto. Ci siamo guadagnati sul campo questa opportunità e ce la vogliamo giocare e godere. Tutto sommato la cosa più importante rimane il percorso e come vivi le cose che ti capitano e sicuramente questa cosa che ci è capitata a noi, ovvero giocare la Supercoppa, che per me è tuttavia più speciale giocando a casa, dobbiamo andare fieri del percorso che abbiamo fatto e godercela al massimo“.
Poi uno sguardo alla finale di Champions: “Voglio fare un grosso in bocca al lupo a Donnarumma e Sommer. A Gigio sono esattamente legato per via degli anni in Nazionale uno fianco vicino, ove ci sproniamo in ogni allenamento. Ma pure nell’Inter ci sono gli altri compagni e amici del gruppo azzurro che lottano per un grande obiettivo e sono alla seconda finale in tre anni. Per questa ragione farò il tifo per entrambi e auguro al più audace e al più glorioso di poterla spuntare“.
Image:Getty
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