L’ex regista di Inter, Roma e Milan, Antonio Cassano, ha effettuato una disamina de a Viva el Futbol la pesante sconfitta rimediata dai nerazzurri di Simone Inzaghi ieri in serata in finale di Coppa Campioni.
Ecco le sue parole: “Poteva essere una gioia, viceversa l’Inter è stata distrutta sotto tutti i punti di vista. Personalità, qualità di gioco, idee. Ti può andare bene una volta, due o tre, ma si è vista una differenza abissale. E bisogna considerare che loro non avevano la squadra più grande della loro storia. Il tecnico ha inculcato l’idea di giocarsi la gara uomo a uomo, Dembelé penso sia andato 70 volte a fare pressing sul portiere togliendo l’occasione ai nerazzurri di ripartire da dietro. La peggior sconfitta in una finale di Champions”.
Sulle possibili delucidazioni a livello tattico e di gioco, Fantantonio spiega: “L’Inter è molto ‘capibile’. Non ha calciatori da uno contro uno. Basta vedere dall’altra parte cos’hanno fatto Doué, Barcola allorchè è entrato, Kvara e Dembelé. L’Inter fa questo gioco, per qualcuno gioca bene, per qualcun altro male, ma è molto prevedibile. Doué li ha devastati, Kvara ha fatto pure il terzino. E’ stata un’esibizione. E’ andata bene contro Bayern e Barcellona, ma vengono a mancare 3-4 gradini finalizzato alla vittoria la Champions. In un modo o nell’altro puoi arrivare in finale come fatto dalla Juventus di Allegri, in seguito ma ti vengono a mancare personalità, qualità, mille altre cose che ti portano a rimediare batoste. Sarà dura rialzarsi, comprendere da chi ripartire, sarà durissima, ti rimane nella mente come io mi sono portato dietro per tanto tempo il 4-0 dalla Spagna”.
Su Simone Inzaghi: “E’ inutile ricercare le colpe, è come sparare sulla croce rossa su questo match per l’Inter e Inzaghi. Cosa poteva cambiare? Pure volendo cambiare: se tu non hai mai cambiato in 4 anni non è che ti svegli la mattina e provi cose nuove. La complicazione è che i primi 4 cambi dell’Inter sono stati 3 giocatori di difesa e Zalewski. Prova a cambiare qualche cosa, a dare una sterzata…”.
Image:Getty
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