Autore del gol dell’1-0 e migliore sul terreno di gioco, il centravanti della Nazionale Giacomo Raspadori ha in questo modo commentato il 2-0 contro la Moldova e il congedo di Luciano Spalletti alla fine dell’incontro.
Per chi era quel cuore adesso dell’esultanza dopo la rete?
“C’erano la mia famiglia, la mia ragazza, i miei amici. Erano tutti in questo luogo a vedermi e dopo il cuore era pure per il mister, per il suo team e per tutto ciò che mi hanno dato sia a Napoli e dopo qui in Nazionale. Mi dispiace tantissimo, sono persone fantastiche sia a livello di competenze che dal giudizio umano. Non è facile in questo ambiente. Ci tengo a ringraziare tutti”.
Qual è stata la reazione allorchè avete avuto la notizia?
“Sicuramente sono situazioni che preferisci non vivere, ti fanno pensare perché sul terreno di gioco ci andiamo noi e dopo nel calcio succede che a pagarne le conseguenze sono gli allenatori e gli team. Tuttavia siamo noi che andiamo sul terreno di gioco, sappiamo che ci stiamo mettendo tutto ma che non basta. Dobbiamo fare ancora”.
Cosa serve a questa Nazionale per risvegliarsi?
“Sappiamo che non abbiamo più cartucce da giocarci, arrivando al Mondiale dobbiamo conquistare tutte vittorie e potrebbe pure non bastare per qualificarci direttamente. Dobbiamo fare più gol, guardare dentro noi stessi e sapere che quanto fatto finora non basta”.
Image:Getty
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