“Claudio Lotito non vende sogni, ma solide realtà”. Ed è proprio la realtà che sta bloccando inesorabilmente la Lazio, alla prosegue rincorsa di una soluzione che non ci sta. Il blocco del mercato diventerà realtà prossimamente, ma è già un fatto concreto che condizionerà assai il Sarri 2.0. Il mondo del pallone italiano manda dei segnali chiari, inequivocabili, che la società biancoceleste ha preso la decisione di respingere da anni. Per competere in Italia ci sono due soluzioni, o si ricorre a grandi risorse provenienti dall’estero e ingenti aumenti di capitale o si vive di player trading, crescendo di anno in anno. Gli esempi di Inter, Milan, Juve e Roma da una parte, i modelli Napoli e Atalanta dall’altra possono rappresentare un grande insegnamento. Basti vede Como e Bologna, due società con strategie completamente diverse ma che stanno mettendo la freccia e guardano la Lazio dalla corsia di sorpasso.
Lazio, un metodo che non funziona più
L’opzione aumento di capitale non rientra nella strategia imprenditoriale del patron Lotito. Comprensibile, pure De Laurentiis ha respinto qualunque aumento di capitale per gestire il Napoli, che ma ha fatto scuola nel player trading. Proprio qualche giorno fa lo stesso Lotito ha paragonato il ritorno di Sarri all’arrivo di Conte al Maradona: “Avete visto cosa ha fatto Conte a Napoli? Ho preso Sarri per far rendere tutti al massimo”. Paragone audace come minimo. De Laurentiis per far rendere tutti al massimo ha consegnato a Conte un mercato estivo da quasi 150 milioni, Sarri non potrà minimamente contare sul mercato. Il Napoli è stato riconosciuto come la squadra più sostenibile d’Europa, la Lazio è bloccata da qualunque indice finanziario. Paragone decisamente audace. Eppure la Lazio avrebbe il margine per fare player trading, come pure lo ha avuto in passato. Rifiutare oltre 100 milioni di euro per Sergej Milinkovic-Savic, a prescindere dal valore tecnico del serbo, dovrebbe essere un esempio di una gestione negativa del proprio patrimonio economico, non un vanto. Dichiarare incedibile tutta la squadra in un’estate ove devi fare cassa lo è altrettanto. “Ho detto no a offerte importanti per Rovella, Tavares, Isaksen, Guendouzi e Castellanos” ha già dichiarato diverse volte Lotito. Facendo un rapido conto la Lazio avrebbe rifiutato circa 150 milioni complessivi, cifra che ripianerebbe dall’nella giornata odierna al domani i conti della società e rappresenterebbe un punto di partenza importante per un nuovo progetto.
Lazio, la strategia che non funziona pure fuori dal campo
Image:Getty
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