Se il calciomercato fosse finito ieri in serata, Vincenzo Italiano sarebbe con tutta probabilità l’uomo più contento del mondo. L’allenatore del Bologna è estremamente soddisfatto della sua rosa attuale, sia per la qualità aggiunta che per la profondità dell’organico. L’unico tesoro di famiglia che ha salutato il Dall’Ara finora è Sam Beukema, passato al Napoli per 31 milioni più 3 di bonus. Un addio preventivato, ma il vero grattacapo per Italiano è la possibilità di perdere altri due gioielli: Jhon Lucumi e Dan Ndoye.
La partenza di Lucumi costringerebbe l’allenatore a rifondare l’intera linea difensiva, perdendo uno dei suoi corazzieri centrali. Non meno grave sarebbe il saluto di Ndoye: lo svizzero, con la sua forza e capacità di saltare l’uomo, è un’arma letale per aprire le difese avversarie e creare superiorità numerica, come palesato pure dal gol decisivo nella finale di Coppa Italia contro il Milan. Ndoye a sinistra e Orsolini in posizione esterna di destra hanno fatto la differenza con le loro gol.
Italiano andrebbe su tutte le furie se dovesse perdere entrambi, ma la società è consapevole che per mantenere la competitività non si possono fare sacrifici eccessivi. È vero che i 70 milioni ricavati dalle cessioni di Ndoye e Lucumi (oltre ai 34 di Beukema) farebbero sorridere il bilancio, ma perdere pedine in questo modo cruciali rischierebbe di compromettere la stagione. Rimpiazzare Ndoye, nello specifico, sarebbe estremamente complicato e costoso, poichè un acquisto sicuro potrebbe equivalere al ricavato della sua cessione. A scriverlo è il Corriere dello Sport.
Image:Getty
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