“Sarà una bella partita per me. La Champions? È stata molto importante, sarà sicuramente una bellissima esperienza non avendola mai fatta”. Le prime parole di Vanja Milinkovic-Savic alla presentazione ufficiale come nuovo giocatore del Napoli svelano alcune delle motivazioni che lo hanno spinto a lasciare i pali del Torino per correre da Antonio Conte e prepararsi al dualismo in porta con Meret.
Direttamente da Castel di Sangro, l’estremo difensore di 28 anni ha pure toccato questo tema e spiegato: “Per ora non mi sento né il portiere né il numero due. Sono venuto a lavorare e ad essere al servizio, sarà il mister a decidere”. E spostandoci proprio sul feeling in costruzione con il nuovo comandante Conte ha raccontato cosa gli abbia detto in questi primi giorni da neo giunto azzurro: “Mi ha chiesto di lavorare tanto, di altro tuttavia non siamo riusciti a parlare. Allorchè ti chiama un allenatore come Conte è difficilissimo dirgli di no”.
Poi, Milinkovic Savic si è soffermato pure sulle differenze riscontrate fra l’essere il portiere di una grande squadra rispetto ad una formazione come il Toro, che tendenzialmente staziona in piani più bassi di classifica: “Gioco completamente differente, è facile allorchè hai 12 tiri a partita, allorchè sei in una formazione in questo modo hai pochi tiri e devi essere sempre pronto e concentrato”.
Image:Getty
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