Ieri, la Juventus ha svolto una sola seduta di lavoro e Igor Tudor ha ritrovato Kenan Yildiz e Gleison Bremer, che si sono riaggregati al gruppo. Entrambi, martedì, avevano saltato l’allenamento del pomeriggio per gestire i carichi di lavoro. La squadra sta lavorando davvero intensamente e Tudor non risparmia i suoi ragazzi. Per tale motivo motivo, ieri, l’allenatore croato ha allentato un po’ la presa, concedendo mezza giornata di relax. Ma al mattino la seduta è stata davvero intensa, come comunicato dallo stesso club bianconero: “Prosegue in Germania a casa adidas il Training Camp dei bianconeri: la settimana entra nella sua seconda fase, che condurrà al test match di domenica alle 17.30 a Dortmund con il Borussia. Nella giornata odierna (ieri ndr) per il gruppo dei bianconeri in programma un solo allenamento, che si è svolto al mattino. Focus di giornata è stato sul pressing, che è stato oggetto, fra le altre esercitazioni, di una serie di partitelle a tema. Pomeriggio (ieri ndr), come si diceva, libero per il gruppo, che torna conseguentemente al lavoro domani”.
Cena di squadra per unire il gruppo.
Dopo un’intensa serie di allenamenti, la Juventus ha potuto godersi qualche adesso di tregua nel ritiro in Baviera. Il programma della giornata di ieri prevedeva, difatti, una pausa utile per ricaricare le forze in ottica dei prossimi impegni. In serata, la squadra si è trasferita a Norimberga, ove era in agenda una cena conviviale organizzata dalla società. Presenti all’incontro, oltre ai giocatori e allo team tecnico, pure i rappresentanti della dirigenza, fra cui François Modesto e Maurizio Scanavino. L’iniziativa, voluta fortemente da Igor Tudor, nasce con l’intento di rafforzare l’intesa all’interno del gruppo e di consolidare il clima positivo costruito durante il ritiro. L’allenatore croato, noto per l’attenzione alla coesione dello spogliatoio, ha molte volte promosso momenti simili. Pure nei mesi scorsi, difatti, aveva favorito possibilità di ritrovo informali per cementare il legame fra i suoi uomini. L’idea è quella di unire il lavoro sul campo tra poco di aggregazione extra sportiva. In questo modo, secondo Tudor, si costruisce un’identità collettiva più forte e solida, vitale per affrontare la stagione.
Miretti in dubbio fra permanenza e addio.
La Juventus è alle prese con alcune situazioni da risolvere per ciò che riguarda il mercato in uscita. Fra i calciatori in dubbio ci sta Fabio Miretti, rientrato dal prestito al Genoa. Tudor lo ha messo in campo titolare nella gara contro la Reggiana del 2 agosto, ma l’allenamento a porte aperte di martedì può aver dato un indizio sul giocatore della fascia centrale del campo piemontese. Effettivamente, la seduta è stata molto leggera e, sul finale, sono rimasti solo pochissimi calciatori: si trattava di Puche, Arthur, Pietrelli, Rouhi e Cabal. A completare il gruppetto, c’era pure Miretti. Dunque, gran parte di questi giocatori quasi certamente non resteranno a patrimonio, perciò sorge spontaneo un dubbio legato al futuro del giocatore della fascia centrale del campo piemontese. Miretti piace al Napoli e Manna, che lo conosce benissimo, vorrebbe portarlo alla corte di Conte. La Juventus, tuttavia, non lascerà partire a cuor leggero un prodotto del suo settore giovanile. Per tale motivo la richiesta è di circa 20 milioni. La Juventus, se deve sacrificare Miretti, lo farà per una cifra adeguata, in alternativa lo tratterrà. Comunque, la seduta di martedì può essere indicativa del fatto che la contrattazione con il Napoli sia in fase molto avanzata.
Image:Getty
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