L’ex giocatore Damiano Tommasi, nella giornata odierna sindaco di Verona, ha disquisito alle colonne odierne de Il Messaggero: “Ebbene sì gioco tuttavia, ho firmato un tesseramento con il Sant’Anna di Alfaedo, in Seconda Categoria”. Per questo Tommasi continua nelle sue riflessioni, analizzando le attuali condizioni della Serie A: “Ora mai l’apice di una carriera è la Premier. Fino agli anni ’90-2000 i big sono venuti da noi. Siamo in seconda fascia. La salita è iniziata fin dal momento in cui la compravendita di calciatori è diventata più redditizia dei diritti tv. Le grandi hanno bisogno di certi introiti, le piccole si giocano la vita per non retrocedere. Forse bisognerebbe ridurre il numero di squadre, di gare e competizione, pensando a un progetto sportivo adesso non più centrale. La sperequazione fra Serie A e B rende troppo corta la coperta. Ho cercato di far comprendere certe anomalie, presenti pure nei dilettanti”.
E tuttavia, Tommasi si sofferma pure sui ‘grandi anziani’ arrivati o tornati in Serie A da quest’estate: “Ci sono stati esempi di giocatori forti non più giovanissimi: Ibra, Toni, Totti… Non è questo la complicazione, quanto che bisogna tornare a far allenare i giocatori”. Il discorso non può che svilupparsi pure in chiave Nazionale: “Da un po’ ci sono assenze clamorose. Mi dispiace per Spalletti, era ed è fra i più capaci, l’abitudine a essere sempre con un team gli è mancata tanto. E dopo la giacca di un ct viene tirata da più parti. E dopo la scomparsa delle amichevoli: erano banchi di prova, di sperimentazione. Gattuso conosce il contesto e il gruppo di lavoro costruito da Gravina, è già a metà dell’opera. Baldini all’Under 21? Lo conosco e lo stimo, è figlio di marmisti come me”.
Conclusione con focus sui club, nello specifico sulla Roma, per Tommasi: “Il modello Atalanta va bene per i bergamaschi. Lui ha in mano una formazione storica, con ambizione, se riesce a entrare nella testa dei calciatori può togliersi i freni grandi soddisfazioni. Tutto sta a come si incrociano i caratteri suo e della città. Cristante come Tommasi? No, lui calcia meglio di me. Via la fascia a Pellegrini? A Lorenzo ricordo che c’è una fascia che va sul terreno di gioco e una che rimane nello spogliatoio”. E tuttavia, spazio anche per un commento sul nuovo difensore giallorosso Ghilardi, giunto dalla ‘sua’ Verona: “Per me è preparato. Roma va conosciuta e assimilata, come le scarpe nuove ci si deve adattare”. Conclusione con la griglia del campionato: “Le milanesi sono molto competitive, Fiorentina e Roma hanno ottime qualità. Non so alla Juve quanto tempo di assestamento serva, il Napoli è un punto interrogativo. Ed è vero che la Lazio ha il mercato bloccato, ma ogni tanto da obbligato tiri fuori il meglio”. Per dopo concludere: “Un mio progetto sportivo è la riqualificazione del Bentegodi”.
Image:Getty
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