Prime parole da nuovo centravanti del Torino per Giovanni Simeone, che ai canali ufficiali del club granata ha conversato in questo modo: “Giunsi da poco, da dieci giorni, le prime sensazioni sono di emozione e motivazione. Ho tanta voglia di iniziare questa nuova avventura al Toro: sono in città da poco, sto iniziando a conoscere la città e i compagni, sono soddisfatto”
Ove ha iniziato la carriera?
“I primi anni al River sono stati fondamentali. Appena ho compiuto 18 anni non giocavo in Primavera e c’era la possibilità di andare a giocare con la Primavera dell’Atletico. Compiuti i 18 anni l’allenatore Ramon Diaz mi ha chiamato in prima squadra: è stato vitale avere un allenatore che mi abbia dato fiducia. Da li è iniziata la mia carriera con l’affermazione del campionato, la coppa sudamericana. Sono stati anni molto importanti per me, River per me è casa: conosco Francescoli, Maxi Lopez e Fernandez, sono stati dei grandissimi giocatori e sono diventate delle vere leggende per i club, sia dal Torino che del River
Cosa l’ha colpita del Filadelfia?
“Allorchè sono entrato nel centro sportivo mi ha sorpreso quanto la società ci tiene ai giocatori. Percepisco grande energia al Filadelfia, si sente che ci sta un’aria diversa. Sono soddisfatto di stare in un posto ove ci sono stati parecchi grandi giocatori che hanno vinto tanto e per me è un onore essere di moda un posto in questo modo speciale. Sono in Italia da molti anni e ho sempre cercato di prendere qualche cosa dalle esperienze e dalle persone nei club in cui ho giocato. Grazie a questo posso trasmettere ciò che ho imparato. Se devo immaginare il primo gol al Grande Torino? Un gol di cattiveria, di grinta”
Com’è andata la contrattazione?
“Il patron Cairo mi cerca da tempo e allorchè mi ha chiamato questa estate sapevo che era giunto il momento corretto. Ho sentito il direttore, è stata la scelta giusta da fare. Sono davvero molto soddisfatto e ho molto fuoco dentro di me che non vedo l’a questo punto di riversare sul terreno di gioco. In questa sessione di mercato tante squadre mi hanno cercato, ci sono stati momenti in cui ho pensato di restare a Napoli ma allorchè ho scambiato due parole con Cairo e Vagnati ho capito che volevo cambiare e venire a Torino era la scelta che dovevo fare. E’ un posto ove serve grinta, Torino è sempre stata una formazione grintosa e posso dare tanto su questo aspetto. Il debutto contro il Modena è stato emozionante, c’era pure mio padre che dopo aver perso il giorno prima è venuto ad ogni modo a vedermi e questo mi fa sentire bene, fa comprendere quanto sia importante il rapporto padre-figlio”.
Image:Getty
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