Per la prima volta dal 6 gennaio 1974, nel derby di Italia fra Juventus e Inter a sfidarsi saranno due tecnici stranieri: il croato Igor Tudor da una parte e il rumeno Christian Chivu dall’altra. Per commentare ciò, al Corriere dello Sport-Stadio, ha conversato il patron dell’Associazione italiana allenatori calcio Renzo Ulivieri: “Incarnano in pieno un concetto su cui batto tanto nei miei corsi: sono due meticci. Mescolare le culture è vitale per essere tecnici di alto livello. Loro due hanno giocato in Italia, ma hanno fatto pure varie esperienze all’estero: hanno una mentalità e un sapere di calcio importanti”.
Tudor, da traghettatore alla conferma
“È una fortuna per la Juventus, è già un grande allenatore. L’ho capito vedendolo all’opera al Verona: ha cambiato in corsa le modalità con le quali si sviluppa il gioco con grande intelligenza. Pure a Torino sta cambiando diverse cose all’occorrenza”.
Chivu ha preso subito il treno
“L’ho avuto al corso, è stato bravissimo. Mi ha palesato un sapere enorme e una altrettanto grande mentalità. Andava pure avanti: mi parlava del calcio del futuro. Ha carattere. Non è di quelli che gridano, come ero io: è pacato, ma sa ciò che fa e dice”.
Com’è andato l’esordio di Gattuso con l’Italia?
“Ha trasmesso carattere alla squadra. L’addio di Spalletti a me è dispiaciuto molto, dico la verità, ma ho condiviso l’arrivo di Rino dalla mia posizione. È stato chiamato per cambiare un po’ il clima intorno alla nazionale. Ci ha raccontato la verità: la gara con Israele è stata da pazzi”.
Image:Getty
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