Nella conferenza stampa tenuta ieri il DS della Fiorentina Daniele Pradè ha confermato che negli ultimi giorni di agosto aveva accettato l’offerta dell’Al Hilal per Pietro Comuzzo. La squadra arabo allenato da Simone Inzaghi cercava un difensore under (dopo lunghi sforzi arriverà il 2006 Yusuf Akçiçek per 22 milioni dal Fenerbahce) e aveva chiesto alla sua società di puntare sul centrale che fra novembre e marzo s’era pure affacciato in Nazionale. “Per Comuzzo abbiamo avuto un’offerta enorme dall’Arabia, ove lo voleva fortemente Inzaghi, ma la sua è una scelta da rispettare, non era pronto per questa scelta di vita. Era un’offerta irrinunciabile? Da direttore dico di sì, è un’offerta a cui non si può negare. Ma io sono un dirigente, la proprietà è un’altra cosa”, ha riferito Pradè. In questa opportunità è stato per questa ragione il giocatore a opporsi al passaggio, una posizione un po’ diversa da quella tenuta a gennaio allorchè il Napoli si fece avanti in forza.
Già, perché nelle prime settimane del 2025 il Napoli che in seguito a giugno prenderà Marianucci aveva offerto esattamente la stessa cifra che recentemente ha messo sul piatto l’Al Hilal: 35 milioni di euro. A gennaio la posizione del giocatore non fu in questo modo netta, valutava la possibilità di trasferirsi agli ordini di Antonio Conte e il suo procuratore reiteratamente parlò con Giovanni Manna di questa possibilità. Ma per la società viola 35 milioni non erano abbastanza: per trattare il congedo del centrale classe 2005 ne chiedeva 40 e dopo lunghi sforzi non se ne fece niente. Non c’era reale volontà di cederlo in maggior misura perché Comuzzo era considerato un giocatore che avrebbe potuto accrescere ulteriormente il suo valore. Un giocatore destinato a vette (e a cifre) tuttavia inesplorate.
Succede in seguito che Comuzzo nel girone di ritorno dell’ultimo campionato non rende come in quello d’andata. Da febbraio in in seguito sono state più le gare in cui è partito dalla panchina che quelle iniziate dall’inizio della gara, ha molte volte e volentieri ceduto il posto a Marin Pongracic e a Pablo Marì pure in forza di un passaggio alla difesa a tre. La stessa scelta da Stefano Pioli per affrontare questa stagione.
Non che il nuovo allenatore gigliato non lo tenga in considerazione. Tutt’altro. Nelle prime quattro gare dell’anno in corso l’ha sempre messo in campo dall’inizio, sul centro-destra nella sua difesa a tre. Ma l’impressione è che il vento sia cambiato e che la dirigenza della Fiorentina dinanzi a certe offerte non tentennerà più: 35 milioni di euro era l’importo giusta per la sua cessione e con tutta probabilità lo sarà tuttavia. Un addio che tuttavia potrà concretizzarsi solo se arriverà un club gradito pure allo stesso giocatore.
Image:Getty
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