Sono le partite di Coppa Campioni a tenere banco nella mattinata odierno, mercoledì 17 settembre.
Trent’anni precisi. Dal 13 di settembre del 1995, allorchè Alessandro Del Piero prima inventava l’assist per Padovano e in seguito disegnava la parabola perfetta sotto l’incrocio dei pali di Stefan Klos, al 16 settembre del 2025, con Yildiz strepitoso nel firmare l’uno a uno, conseguentemente regalando a Vlahovic un cioccolatino per un altro pareggio durato troppo poco. Doppio momento da immaginario collettivo: chiunque sopra i quaranta si ricorda delle prodezze di Pinturicchio, motivo per cui allorchè il turco ha avuto dai ventitré metri qualcuno può avere sperato, segretamente e legittimamente, di vedere la stessa traiettoria. Il Borussia Dortmund come tratto distintivo e comune. Perché da un giallorosso all’altro, Yildiz aveva bisogno di diventare (e essere deputato) grande e il gol contro i tedeschi può essere il passo definitivo. Al netto dell’ultimo tocco – bellissimo all’incrocio – a infilare Kobel, ci sono state tante situazioni in cui ha preso la decisione di mettersi personalmente e cambiare le carte in tavola. “La mia rete è stato un gesto un po’ istintivo – ha in seguito espresso a fine gara – ho considerato che c’era lo spazio per calciare e sono soddisfatto per aver fatto un gol in questo modo bello per la squadra che ho aiutato. Il Mondiale per Club? Mi sentivo già benissimo, abbiamo iniziato bene la stagione e sono contento di aiutare la squadra. Voglio fare sempre il meglio”.
L’Atalanta di Juric si prepara all’esordio in Coppa dei Campioni contro il PSG dopo la grande vittoria contro il Lecce. Molte assenze a Parigi: out Scamacca, Ederson, Kolasinac, Bakker e Ademola Lookman. Classico 3-4-2-1 con Carnesecchi in porta. Retroguardia con Hien, Djimsiti e nel mezzo un ballottaggio fra Kossounou e Scalvini. A centrocampo De Roon con Musah che scalpita per iniziare dal primo minuto. Sulle fasce confermato il duo Zalewski-Bellanova. Chiavi dell’attacco a Charles De Ketelaere (messo in campo in posizione esterna di destra), ma occhio al ballottaggio Pasalic-Maldini sulla sinistra col croato leggermente favorito sull’ex Monza. Punta centrale Krstovic vista l’assenza di Scamacca. Nulla Paris Saint Germain per Ademola Lookman. Un cerchio che non si chiude rispetto a ciò che è successo due estati fa, allorchè i 20 milioni offerti dai parigini non erano abbastanza per portarlo a Parigi, con le richieste che partivano intorno ai 40 milioni di euro. Quest’estate, in seguito, c’è stato il flirt con l’Inter e il mancato arrivo a Milano, con conseguente fuga verso l’Algarve da parte del nigeriano, in seguito passato da casa a Londra e per concludere rientro a Zingonia senza tuttavia giocare. Negli scorsi giorni Stephen Pagliuca è stato a Bergamo per provare a inventarsi una missione di pace che non è andata in porto. Nulla convocazione nemmeno per il PSG.
Intervenuto ai microfoni di Prime Video, l’allenatore dell’Inter Cristian Chivu ha conversato dell’incontro di questa sera contro l’Ajax: “Cosa manca per questa sera? Vengono a mancare la prestazione e il successo ed è a questo che sto pensando. Conosco il contesto e lo stadio, le ambizioni dell’Ajax e so pure cosa pensano allorchè affrontano un’italiana. Mi aspetto una partita ostica, faranno ogni cosa per metterci in imbarazzo e provare a portarla a casa come pure noi dovremo essere pronti ad accettare i momenti del match. In Champions è importante partire bene, mi aspetto di fare quel piccolo salto a livello di risultati, perché le prestazioni el abbiamo fatte. Ci è sempre mancato qualche cosa e vorrei che non mancasse più. Io so chi sono, ho i miei sogni e so che metto l’anima. Cerco sempre di aiutare i miei ragazzi, non penso a me o alla mia reputazione perché la coscienza è più importante della reputazione e io ce l’ho in ordine”.
Image:Getty
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