Un riepilogo delle notizie più importanti sul calciomercato della giornata appena trascorsa. Tra voci, trattative e retroscena, ecco i principali aggiornamenti.
NAPOLI, RINNOVO DI POLITANO CONFERMATO: RIMANE SOLO L’ANNUNCIO. RETROSCENA GIMENEZ: NON HA MAI CHIESTO ALTERNATIVE AL MILAN. FIORENTINA, MANDRAGORA UNA CERTEZZA PER PIOLI: LA DISCUSSIONE SUL RINNOVO È ANCORA APERTA.
NAPOLI
Il trionfo contro il Pisa e non solo. Una serata speciale per Matteo Politano, fondamentale per Antonio Conte, che ha contribuito alla vittoria per 3-2 del Napoli contro il Pisa nella quarta giornata di campionato. Domattina, l’ala azzurra si sveglierà con una novità. Secondo quanto riportato da Sky, il Napoli annuncerà il rinnovo dell’esterno offensivo nelle prossime ore – martedì 23 settembre. Contratto fino al 2028 per Politano, che è arrivato da Aurelio De Laurentiis nel 2021 dall’Inter per 22 milioni di euro e attualmente è legato al club campione d’Italia fino al 2027.
INTER
Mancava solo il gol. Questo è il giudizio sulla prestazione di Francesco Pio Esposito, centravanti classe 2005, confermato da Chivu dal primo minuto accanto a Marcus Thuram, dopo le buone prestazioni fornite anche in Champions League ad Amsterdam contro l’Ajax. Settantasette minuti giocati, quattro tiri verso la porta avversaria, un’azione acrobatica al 67esimo che ha costretto Muric a un grande intervento: questi i momenti salienti di una partita dove Esposito è stato il riferimento offensivo di un’Inter che si è spesso affidata a lui. Trentuno tocchi di palla, sette duelli aerei e tanti altri dettagli da un giocatore applaudito dal pubblico al momento della sostituzione. In estate, i suoi tifosi non hanno mai davvero rischiato di perderlo, nonostante le offerte ricevute. Di fatto, molte squadre hanno cercato di ingaggiarlo in estate, ma l’Inter non ha mai preso in considerazione questa possibilità, né per una cessione a titolo definitivo. Riguardo al Napoli, c’era la disponibilità a investire 50 milioni di euro per acquistarlo. Tuttavia, per l’Inter, è sempre stato incedibile. La società nerazzurra, dopo la sua ultima stagione, non ha mai dubitato del suo inserimento stabile in prima squadra. Cristian Chivu, allenatore con una lunga esperienza nel settore giovanile dell’Inter, lo conosce bene. “Le risposte le ha date il campo, ha dimostrato di integrarsi subito e sta lavorando bene. Regge la pressione e sono soddisfatto di lui”, ha dichiarato Chivu dopo la gara. Tutti soddisfatti, quindi. Manca solo il gol, un dettaglio non da poco per un centravanti, ma se le prestazioni continuano così, arriverà presto.
MILAN
Santiago Gimenez sta attraversando un momento difficile. Il Milan è in forma, ma una delle note dolenti di questo avvio di stagione è proprio il Bebote, che non riesce a segnare e, anche contro l’Udinese, è rimasto fermo sullo 0-0, sprecando una ghiotta occasione per sbloccarsi e realizzare il primo gol in campionato. Secondo quanto riferito da Fabrizio Romano, il messicano non ha però chiesto al suo agente di cercare altre opzioni. Anzi, sta faticando per riconquistare il ruolo di titolare. Arrivato con grandi aspettative, ora gioca solo per l’assenza di Leao e il recupero di Nkunku, ma quando entrambi saranno disponibili, Allegri li preferirà a lui. In questo momento, l’obiettivo del centravanti è concentrarsi sugli allenamenti a Milanello per ritrovare quella serenità mentale assente. Non era un caso che, in un momento normale, avrebbe segnato sia contro il Bologna che contro i friulani. Non può essere un caso che con gli olandesi, in 105 presenze, abbia realizzato 65 gol, alcuni dei quali – precisamente 8 – in Champions League, la migliore competizione europea per club.
ROMA
Esattamente un mese fa, l’allenatore della Roma, Gian Piero Gasperini, si espresse chiaramente sulla situazione di Lorenzo Pellegrini. Era il 22 agosto, nella conferenza stampa pre-Bologna, e il tecnico di Grugliasco rispondendo sulla questione dell’ex capitano disse: “Non capisco perché chiediate sempre a me e non al giocatore o alla società. Le mie osservazioni su Pellegrini indicano una situazione poco chiara: è evidente che la società non intende rinnovare il contratto e lui ha bisogno di giocare per ambire alla Nazionale e ai suoi obiettivi. Non sono la persona più idonea, ma cerco di rispondere: non so se le vostre domande servano a creare polemica, io non voglio farla. Se lui trova una soluzione adeguata, anche la società sarà contenta. Tuttavia, trovare la destinazione giusta è difficile e c’è questo stallo. Mi pare una situazione chiara”. Queste parole giunsero mentre la Roma stava già lavorando in silenzio per la cessione del suo ex capitano. Accertato che non c’erano possibilità né intenzioni di rinnovare il contratto in scadenza nel 2026, il club giallorosso ha cercato fino all’ultimo una soluzione per l’addio di Pellegrini. Ha persino ascoltato eventuali offerte dalla Turchia a settembre inoltrato, che non interessavano però al centrocampista giallorosso. “Abbiamo trascorso l’estate cercando di trovare un’idea che potesse portarlo lontano dalla Capitale, ma non ci siamo riusciti e ora siamo tutti concentrati sulla partita”, dichiarò ieri Frederic Massara prima dell’inizio del derby. Poco prima della prima presenza da titolare di Pellegrini nella nuova Roma di Gasperini, in un derby deciso proprio dal gol del calciatore più atteso. “Amo la Roma e finché indosserò questa maglia darò sempre il massimo; non so cosa succederà in futuro perché la vita è imprevedibile”, ha detto ieri il calciatore classe ’96 dopo la partita. Il suo contratto scade tra poco più di otto mesi, il suo ingaggio è di quattro milioni di euro più bonus e la Roma fino a qualche giorno fa non intendeva rinnovarlo. E ora? Un gol nel derby può cambiare le sorti?
FIORENTINA
Non ci sono aspetti positivi in casa Fiorentina in questo momento, ma uno di questi è senza dubbio Rolando Mandragora. Il centrocampista italiano è stato il migliore nel suo ruolo in Serie A per gol e assist nella scorsa stagione dopo Scott McTominay e si sta ripetendo anche in questo inizio: 2 gol in 5 presenze, una rete ogni 164 minuti, numeri che sicuramente spingono la dirigenza a riflettere. Dopo la conferenza stampa del ds Daniele Pradè, che ha annunciato l’intenzione di contattare l’entourage del calciatore a breve, le performance della squadra hanno deluso e così la situazione è rimasta bloccata, con entrambe le parti a conoscenza delle posizioni reciproche. La verità è che il classe ’97 ha confermato con i fatti quanto detto. Nonostante un contratto in scadenza nel 2026, con un’opzione per estenderlo fino al 2027 dopo aver collezionato più di 25 presenze da almeno 45 minuti, e uno stipendio di 1,3 milioni di euro annui, il 28enne non ha ascoltato proposte estive, dando priorità alla permanenza in viola. In molti si chiedevano come avrebbe reagito sul campo in seguito al rinvio del rinnovo e lui ha risposto con prestazioni solide. Mandragora è una garanzia, sempre affidabile e lo sanno bene Italiano, che lo voleva a Bologna, Palladino e Pioli: tre allenatori che hanno sempre chiesto di trattenerlo. Chissà quale sarà il passo successivo.
BUSQUETS HA DECISO: A FINE ANNO L’ADDIO AL CALCIO GIOCATO. L’EX MILAN MERKEL TORNA NEGLI EMIRATI ARABI. MARIO FERNANDES APPENDE GLI SCARPINI AL CHIODO. RETROSCENA DONNARUMMA: POTEVA ANDARE AL MAN UNITED. FRANCO BALDINI TORNA IN PISTA: A UN PASSO DAL DIVENTARE IL DS DEL PANATHINAIKOS.
Sergio Busquets è pronto a dire basta. Secondo quanto riportato da COPE, il centrocampista dell’Inter Miami annuncerà a breve il suo ritiro dal calcio giocato al termine della stagione di MLS (che si conclude a dicembre). A 37 anni, l’ex regista del Barcellona così chiuderà una carriera leggendaria iniziata nel 2008 sotto la guida di Pep Guardiola e coronata con 32 trofei vinti, tra cui nove campionati spagnoli e tre Champions League. Con 722 presenze, Busquets è il terzo giocatore con più apparizioni nella storia del Barça. Ha collezionato 143 presenze in Nazionale, diventando uno dei simboli della Spagna campione del mondo nel 2010 e d’Europa nel 2012. La sua interpretazione del ruolo di mediano ha contribuito a plasmare il “tiki-taka”, rendendolo un modello per un’intera generazione. Il passaggio a Miami nel 2023, sulle orme di Lionel Messi e Jordi Alba, ha aperto un nuovo capitolo, dove ha portato classe ed esperienza. Il suo futuro potrebbe includere ruoli dirigenziali o di allenatore: a Barcellona non si esclude un suo ritorno in un ruolo ufficiale. Intanto, vive gli ultimi mesi da calciatore, con la speranza di concludere la carriera con un trofeo oltreoceano.
Il Legentus FC, club di seconda serie degli Emirati Arabi Uniti, ha ufficializzato l’arrivo di Alexander Merkel, centrocampista 33enne con una lunga carriera internazionale. L’ex nazionale kazako si unisce a parametro zero dopo l’ultima esperienza in Iran con il Nassaji. Non è stata resa nota la durata del contratto. Merkel, nato in Kazakistan ma cresciuto calcisticamente in Germania, è un volto noto anche nel calcio italiano. Dopo l’esordio al Milan, ha indossato le maglie di Genoa, Udinese e Pisa, senza però confermarsi come promessa a lungo termine. In Germania ha giocato nel Bochum, collezionando presenze in 2. Bundesliga, prima di una carriera che lo ha portato in diversi Paesi, dal campionato svizzero fino al Medio Oriente. Il suo percorso è quello di un talento che, dopo aver brillato nelle giovanili rossonere, non ha mai rispettato del tutto le aspettative. Ora, con questa nuova avventura negli Emirati Arabi Uniti, Merkel ha l’opportunità di mettere a frutto la sua esperienza e contribuire alla crescita del progetto Legentus FC.
Mario Fernandes ha deciso di ritirarsi. A 35 anni, l’ex terzino destro della nazionale russa e del CSKA Mosca ha ufficialmente annunciato il suo ritiro, spiegando di non riuscire più a reggere i ritmi del calcio professionistico dopo un grave infortunio che lo ha costretto a un lungo stop e a un intervento chirurgico. “Il mio corpo non è più adatto ai ritmi del calcio attuale”, ha dichiarato a Sports Express. L’ultima esperienza del brasiliano naturalizzato russo è stata con lo Zenit San Pietroburgo, lasciato nell’estate del 2024. Prima, ha vestito le maglie di Internacional e Gremio, club dove è cresciuto, prima di costruire la parte cruciale della sua carriera in Russia. Arrivato al CSKA nel 2012, Fernandes è diventato un simbolo del club, guadagnandosi la convocazione in nazionale russa dopo la naturalizzazione nel 2016. Con la maglia della Russia ha disputato 33 partite (più una con il Brasile), realizzando cinque gol: indimenticabile il gol nei quarti di finale del Mondiale 2018 contro la Croazia, seguito da un rigore fallito che ha eliminato la squadra. La carriera di Fernandes è stata segnata da momenti controversi, compresi i periodi lontano dai campi, ma rimarrà comunque una figura iconica del calcio russo dell’ultimo decennio.
Durante l’ultimo mercato estivo, il Manchester United aveva considerato l’idea di ingaggiare Gianluigi Donnarumma per rinforzare il ruolo di portiere, ma alla fine ha deciso di fare marcia indietro a causa dei costi eccessivi. Come riportato dal Daily Mirror, il portiere italiano era stato offerto ai Red Devils per circa 40 milioni di euro. Tuttavia, le richieste salariali del giocatore, stimate intorno ai 20 milioni di euro netti all’anno per cinque stagioni, avrebbero fatto di lui il giocatore più pagato della rosa, sconvolgendo gli equilibri finanziari e rendendo complicate ulteriori operazioni di mercato. Di conseguenza, Donnarumma ha optato per trasferirsi al Manchester City, dove ha subito mostrato le sue qualità, brillando nel debutto nel derby cittadino. Il Manchester United, dal canto suo, ha scelto una soluzione più conservativa: l’acquisto del giovane portiere belga Senne Lammens, lasciando partire André Onana in prestito per garantirgli minutaggio.
Franco Baldini potrebbe presto tornare nel mondo del calcio. Il dirigente italiano si trova in questi giorni ad Atene. Secondo quanto riportato da TuttoMercatoWeb.com, è vicino a un accordo con il Panathinaikos, per diventare il nuovo direttore sportivo del club greco. Baldini ha diverse esperienze nel suo curriculum da dirigente della Roma, dove ha lavorato prima dal 1999 al 2005 – vincendo il leggendario campionato del 2001 – e poi dal 2011 al 2013, per concludere il terzo mandato dal 2016 al 2018.
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