Napoli, Comune avvia restyling stadio Maradona: ecco i 12 principi guida

Napoli, il Comune punta al restyling del Maradona: ecco i dodici principi

Il Comune di Napoli si prepara a una sfida ambiziosa: il restyling dello stadio Diego Armando Maradona si propone come uno dei progetti infrastrutturali più importanti della città, con l’obiettivo di candidare con forza la struttura per EURO 2032. Una sfida che il Comune vuole affrontare con spirito di responsabilità e lungimiranza, puntando a trasformare l’impianto in una realtà all’avanguardia, capace non solo di ospitare grandi eventi sportivi internazionali, ma anche di portare benefici culturali ed economici sul territorio napoletano.

Il progetto, tuttavia, non è condiviso in pieno da tutte le parti interessate. Da una parte ci sono le istituzioni comunali, che intendono valorizzare e ammodernare lo stadio esistente; dall’altra il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che preferirebbe costruire un nuovo impianto in altra zona della città. Questa divergenza strategica potrebbe rallentare il percorso verso l’affermazione della candidatura per gli Europei, ma non intacca l’importanza dello sviluppo infrastrutturale che il Comune intende portare avanti, secondo quanto chiarito nella nota ufficiale.

Nel dettaglio, nella giornata di ieri la Giunta comunale ha approvato i dodici principi guida che dovranno orientare la progettazione degli “Interventi di ammodernamento funzionale ed energetico dello Stadio Diego Armando Maradona”. Tra i punti essenziali spiccano:

  • la realizzazione della nuova configurazione del primo anello;
  • la progettazione di Skybox, Field box e posti VIP nella Tribuna Centrale;
  • il centraggio simmetrico del campo di gioco;
  • l’adeguamento delle vie di esodo e di accessibilità, pensato anche per eventi oltre il calcio;
  • il potenziamento dei servizi sanitari e delle aree bar/ristorazione secondo normative aggiornate;
  • la progettazione di una copertura estesa o nuova;
  • l’adozione di criteri green e sostenibili, per un impianto in linea con le attuali esigenze ambientali;
  • la predisposizione di spazi commerciali fino a 30.000 mq e l’eventuale realizzazione di un museo dedicato, la “Maradona Experience”;
  • l’adeguamento delle aree hospitality;
  • la revisione degli accessi e delle aree logistiche: tra le azioni previste, la liberazione di circa 800 mq in via Tansillo tramite il recupero di parcheggi sotterranei, la creazione di un nuovo accesso per mezzi pesanti fra curva B e tribuna lato via Claudio, e misure di contenimento acustico nelle zone abitate più vicine allo stadio;
  • il recupero e la valorizzazione dei parcheggi interrati inutilizzati lato tribune e via Claudio, con circa 200 posti auto e moto;
  • infine, la previsione di un’opzione di riduzione dei lavori nel caso si decidesse di utilizzare l’impianto solamente per eventi congressuali, culturali e sportivi diversi dal calcio.

Questa operazione rappresenta un passo importante nella visione urbanistica e sportiva del Comune di Napoli, che punta a dare allo stadio Diego Armando Maradona una veste moderna, accessibile e sostenibile, capace di diventare un punto di riferimento per gli sportivi e per l’intera comunità cittadina. L’implementazione di infrastrutture innovative, spazi verdi e servizi all’avanguardia vuole assicurare che lo stadio non sia solo un luogo per il calcio, ma un centro polifunzionale integrato con il tessuto urbano, fruibile ai cittadini in ogni momento.

Resta ora da vedere quale sarà la sintesi politica ed economica tra Comune e società sportiva, ma il primo passo verso la riqualificazione è stato compiuto: Napoli guarda al futuro con un progetto che mette al centro lo sport, l’ambiente e la città.