Una lezione di compostezza e pragmatismo arriva da Cristian Chivu, tecnico dell’Inter, alla vigilia di un confronto acceso a seguito della recente sconfitta subita dalla sua squadra contro l’SSC Napoli. Nel match che ha visto gli azzurri prevalere sulla compagine nerazzurra, un rigore assegnato agli uomini di Antonio Conte ha aperto le marcature, sollevando diverse discussioni anche per alcune ombre sulla sua concessione. Tuttavia, la risposta di Chivu alle polemiche arbitrali è stata netta e distaccata, in netto contrasto con il tono più acceso tenuto dal dirigente dell’Inter, Beppe Marotta, che sempre nel post partita aveva invocato maggiore chiarezza sui “rigorini”.
Il tecnico romeno ha scelto di non alimentare polemiche né di inseguire alibi, predicando un atteggiamento responsabile e focalizzato esclusivamente sul campo e sul valore del gioco: “La società ha il diritto di fare quello che pensa sia giusto, io da allenatore per coerenza con ciò che ho sempre detto non verrò mai a lamentarmi, ho una dignità e un approccio al calcio diverso rispetto a qualcun altro.”
Chivu ha proseguito delineando la sua filosofia, che punta a trasmettere ai suoi giocatori un focus limpido e un metodo di lavoro volto esclusivamente alla prestazione sportiva e alla crescita personale: “A me della reputazione o di far vedere quanto sono bravo non interessa, io devo trasmettere dei valori ai giocatori che devono pensare solo a giocare. Sto cercando di cambiare le cose, anche se mi sembra di lottare da solo.”
Nel suo discorso, il tecnico sottolinea come nel calcio italiano si sia troppo spesso vinti dalla tentazione di piangere e lamentarsi, perdendo energie preziose: “In Italia siamo abituati a piangere, a lamentarsi, ma non bisogna farlo, bisogna evolverci e fare le cose nel modo giusto. Non dobbiamo trovare scuse o alibi, noi dobbiamo pensare al nostro gioco, al mantenere la lucidità, all’essere propositivi e restare in partita senza sprecare energie perché certe cose non si possono controllare.”
Questa presa di posizione di Chivu rappresenta un importante monito a tutta la Serie A, invitando a un cambio culturale fondamentale, soprattutto in un campionato dove il peso delle decisioni arbitrali spesso condiziona l’andamento delle gare. Nel contesto della sfida contro il Napoli, squadra di primissimo livello guidata da Antonio Conte, battagliare sul campo e mantenere la concentrazione diventa l’unica vera strada per portare a casa risultati significativi.
In un campionato che si conferma come il palcoscenico più competitivo d’Italia, la riflessione di Chivu apre un dibattito su come affrontare le controversie regolamentari senza però distrarsi dall’obiettivo primario del calcio: la qualità della prestazione e il sacrificio in campo. Una lezione di maturità che non può passare inosservata, soprattutto in un momento delicato della stagione per l’Inter e in una Serie A sempre più accesa e imprevedibile.