D’Amico: “12 anni senza Mondiali, serve tutela per l’Italia”

D'Amico: "12 anni senza Mondiali, serve tutela per l'Italia"

Il calciomercato di gennaio è ormai alle porte, e con esso si apre la cosiddetta finestra di “riparazione” per le squadre di Serie A. Tra le big in cerca di rinforzi ci sono certamente Napoli e Juventus, entrambe alle prese con un avvio di stagione complicato dagli infortuni. Una situazione che spinge a intervenire sul mercato, anche se convincersi che quel che si muove in questa fase sia semplice è un errore.

Andrea D’Amico, noto operatore di mercato intervenuto a Radio Kiss Kiss, ha spiegato con chiarezza le difficoltà che caratterizzano questa sessione: “Le operazioni a gennaio sono sempre difficili, bisogna scegliere giocatori che siano in grado di dare un apporto immediato alla causa. Bisogna anche fare i conti con valutazioni che alle volte sembrano molto esagerate. La classifica è corta e tutto può succedere”. Un monito realistico e puntuale sulle dinamiche di un calciomercato che spesso tenta le squadre, ma offre meno possibilità rispetto all’estate.

L’attenzione di D’Amico, che ricopre il ruolo di agente tra gli altri di Lorenzo Insigne, si è poi spostata verso il futuro della nazionale italiana, tema che da tempo suscita accese discussioni nel mondo del calcio e tra gli appassionati.

“Ai Mondiali dobbiamo andare – ha detto senza mezzi termini l’agente – è molto grave che da dodici anni non partecipiamo a questa competizione. Una generazione di nostri ragazzi non ha mai vissuto l’emozione di giocare un Mondiale. Serve una riflessione profonda, e magari l’introduzione di alcune regole sportive che tutelino la Nazionale.”

Secondo D’Amico, è indispensabile che in campo ci sia un numero minimo di calciatori italiani, per rilanciare il movimento nazionale e contribuire a dargli nuovo lustro. Una proposta che ricalca un dibattito ormai aperto da tempo, volto a invertire la tendenza che ha portato ad un eccessivo ricorso a stranieri, a discapito del vivaio e della crescita dei talenti nostrani.

Il mercato di riparazione a gennaio sarà dunque un banco di prova per le società. Tra valutazioni economiche spesso gonfiate e la ricerca di giocatori pronti a incidere subito, la sessione invernale resta una sfida da affrontare con attenzione e strategia. Napoli e Juventus, con i rispettivi problemi di organico, ne sono un esempio emblematico nel campionato italiano.