Giovanni Carnevali, direttore sportivo del Sassuolo, ha rilasciato una lunga e appassionata intervista ai microfoni di GR Parlamento, nel programma “La Politica nel Pallone”. Si parte dal pareggio ottenuto dalla sua squadra a San Siro contro il Milan, una delle gare più emozionanti del campionato di Serie A finora.
“Sicuramente è stata una bella gara, una grande partita per noi in un grande stadio, un vero spot per il calcio italiano”, ha esordito Carnevali. “Al di là del risultato, penso allo spettacolo. Quattro gol, emozioni e un incontro davvero interessante per i tifosi presenti”.
La sfida contro i rossoneri è stata definita dallo stesso dirigente una vera e propria partita all’inglese, ricca di continui ribaltamenti di fronte. “Oggi il calcio è bello quando emoziona – ha spiegato Carnevali – perché ciò è fondamentale per mantenere viva la passione in uno sport che rischia di perdere quella scintilla che coinvolge i tifosi”.
Pur avendo affrontato la stagione da neopromossa a seguito della retrocessione dello scorso anno, il Sassuolo si presenta competitivo. Carnevali sottolinea la solidità del progetto neroverde e l’importanza di una gestione familiare che continua a credere nei giovani e nello sviluppo sostenibile.
“Noi non siamo una sorpresa – ha spiegato Carnevali –, abbiamo un percorso consolidato in Serie A con 11 stagioni disputate prima dell’ultimo campionato di Serie B. Fortunatamente siamo risaliti subito, mantenendo la stessa voglia e gli stessi obiettivi. La proprietà Squinzi ci sostiene con idee chiare e un metodo di lavoro che si riflette anche nel lavoro di mister Grosso e del direttore sportivo Francesco Palmieri. Il Sassuolo vuole disputare un buon campionato e la squadra sta mostrando segnali importanti”.
Un elemento di forza è senza dubbio il centro sportivo all’avanguardia e lo sviluppo del settore giovanile, che Carnevali definisce il vero motore della società. Grazie agli investimenti continui e a una struttura organizzativa solida, il Sassuolo è in grado di formare talenti e di competere anche sul piano economico in un campionato estremamente selettivo.
Il rapporto con il Milan, avversario di giornata, è particolare: sette risultati utili consecutivi contro i rossoneri dicono molto riguardo alla competitività della squadra emiliana. Carnevali ha elogiato la prestazione di tutti, in primis quella di Laurienté, autore di una doppietta decisiva. “Laurienté è un giocatore di grande qualità, abbiamo avuto offerte ma finora i giocatori hanno mostrato professionalità restando uniti per risalire velocemente in Serie A. Ora, a gennaio, valuteremo se sarà il momento giusto per eventuali trattative, tenendo sempre presente il valore della squadra”.
Il dirigente è chiaro sull’eventuale prezzo per Laurienté: “30 milioni possono bastare, ma non è solo una questione di cifre fisse. Ogni decisione deve tenere conto del periodo, della rosa e del possibile rimpiazzo. Non si può mettere un cartellino con un prezzo fisso al giocatore, ma è fondamentale valutare ogni situazione insieme ai nostri collaboratori. Come dico sempre, procuratori e dirigenti devono fare bene il proprio mestiere e lavorare in modo professionale”.
Un altro nome caldo è quello di Koné, giovane talento su cui il Sassuolo punta molto. Carnevali spiega come la società si muova con attenzione, tenendo conto delle varie richieste ma considerando prioritario mantenere la rosa competitiva e concentrata sulla stagione.
In questa ottica di valorizzazione, non manca un passaggio su Domenico Berardi, simbolo e capitano neroverde. “Noi speriamo di continuare con lui – dichiara Carnevali – perché Berardi è un campione nel pieno della sua carriera e un punto di riferimento per la squadra. Abbiamo altri giovani come Volpato, classe 2003, che stanno crescendo con pazienza e ottimi stimoli da giocatori esperti come Matic”.
Carnevali ha poi voluto parlare anche di una questione che tiene banco nel calcio italiano: il costo dei biglietti per gli spettatori, in particolare per il settore ospiti. “Il rispetto per i tifosi deve essere garantito – ha sottolineato –. I prezzi eccessivi spesso alienano il pubblico e questo non è giusto, però ogni società deve avere libertà nella determinazione dei prezzi, tenendo conto delle strutture, dei servizi offerti e del contesto. Soprattutto nel nostro Paese, gli stadi necessitano di miglioramenti e investimenti continui per incrementare l’esperienza degli spettatori”.
Infine, Carnevali ha criticato duramente la scelta di portare partite di campionato all’estero, come il caso Milan-Como programmato in Australia. “Non credo che trasportare la partita in Australia promuova davvero il calcio italiano. Se si fa per motivi economici rischiamo di compromettere la bellezza del gioco e la fedeltà dei tifosi, che sono il vero motore del calcio”.
Parlando del campionato che sta appassionando tutti, Carnevali si è detto entusiasta: “È un campionato bellissimo, combattuto. La lotta per la vetta è apertissima tra Inter, Milan e le altre, mentre in basso anche pochi punti fanno la differenza. È fondamentale che club di media dimensione come il Sassuolo riescano a competere e a sognare risultati importanti, perché questo rende il torneo ancora più avvincente”.
Infine, a chi gli ha chiesto cosa scriverebbe a Babbo Natale, Carnevali ha risposto con il pensiero rivolto innanzitutto a un clima di serenità e a un progetto di crescita ambizioso ma sostenibile. “Vorrei che il Sassuolo potesse continuare a competere con questo spirito, alzando il livello per poter magari un giorno avvicinarsi ai palcoscenici europei”.