“Siamo degli intrusi”. Parole pesanti ma sincere, quelle di Cristian Chivu, che con l’onestà intellettuale che lo contraddistingue ha commentato senza giri di parole la partecipazione di Inter e Milan alla Supercoppa Italiana. Per l’ex difensore nerazzurro, infatti, nessuna delle due squadre meritava sul piano sportivo di giocarsi quel trofeo, riservato tradizionalmente ai vincitori delle competizioni nazionali della stagione precedente.
La pensano allo stesso modo anche altri addetti ai lavori. “Probabilmente non meritiamo di essere qui, a noi e al Milan hanno fatto un regalo” ha aggiunto Chivu, riportando alla luce una questione che ha acceso dibattiti negli ultimi mesi: la formula della Supercoppa italiana, quest’anno allargata a quattro squadre ma che storicamente ha visto protagonisti il campione di Serie A e il trionfatore della Coppa Italia. La presenza di Inter e Milan, approdate in Arabia Saudita senza aver conquistato né lo scudetto né la Coppa, è stata vissuta proprio come un’eccezione forzata.
Sul campo, questa percezione si è tradotta in un’esclusione precoce per entrambi i club. Né il Milan, campione in carica della competizione, né l’Inter sono riusciti a superare il turno, confermando in termini pratici le sensazioni espresse da Chivu. A spuntarla sarà così una finale “classica”, che si riallaccerà alle origini della Supercoppa italiana: da una parte il Napoli, fresco campione d’Italia, dall’altra il Bologna, trionfatore in Coppa Italia.
La situazione, tuttavia, presenta anche un’altra chiave di lettura, legata all’equilibrio fra carichi di lavoro e gestione delle energie in un calendario sempre più fitto. Intervenendo sul tema, anche Massimiliano Allegri ha sottolineato un vantaggio indiretto per le squadre escluse dalla fase finale: “Potranno recuperare energie preziose”. Un vantaggio che pesa in termini di preparazione, specialmente in una stagione così incalzante e combattuta per lo scudetto.
Napoli, dunque, Bologna, Inter e Milan hanno visto la loro stagione declinarsi in modi diversi nell’inedita parentesi della Supercoppa italiana in Arabia Saudita. Ma alla fine, è il campo a parlare con la sua voce definitiva. La compagine di Antonio Conte, pronta a difendere il titolo di campione d’Italia, affronterà ora un impegno dal sapore storico e tradizionale contro un Bologna che ha conquistato la Coppa Italia con merito, tornando a infiammare l’entusiasmo dei propri tifosi.
Una sfida che promette emozioni e conferma che, nonostante le novità e le sperimentazioni, il valore dei trofei rimane un faro imprescindibile per la legittimità delle competizioni italiane. Inter e Milan, pur forti di prestigio e ambizioni, hanno dovuto arrendersi ai fatti: non è bastato il blasone per prevalere in un torneo che rimane, prima di tutto, una celebrazione dei veri vincitori dell’ultima stagione.