“Free Kobbie Mainoo”: è questo il messaggio apparso su una maglia nera con scritta bianca, indossata dal fratello di Kobbie Mainoo, centrocampista del Manchester United. Il gesto, diretto e visibile, ha fatto rapidamente il giro dei media inglesi durante la partita tra i Red Devils e il Bournemouth, sottolineando la difficile situazione vissuta dal giovane talento classe 2005, attualmente ai margini della rosa allenata da Ruben Amorim.
Kobbie Mainoo, di soli 20 anni, sta infatti faticando a trovare spazio nella squadra titolare, complice la rigida gerarchia delineata dall’allenatore portoghese e le preferenze tattiche che hanno relegato il centrocampista a un ruolo marginale. È proprio in questo contesto che si colloca la protesta familiare, rivolta a sbloccare una condizione che sembra al momento statica e frustrante per il ragazzo.
Non pochi i rumors di mercato che circolano attorno a Mainoo, con il Napoli in particolare che secondo alcune indiscrezioni starebbe monitorando attentamente la situazione del centrocampista, valutandone il possibile ingaggio durante la finestra di mercato invernale. La società partenopea, allenata da Antonio Conte, cerca infatti rinforzi a centrocampo e potrebbe vedere in Mainoo un profilo interessante, considerata la sua giovane età e le qualità tecniche già espresse, seppur limitate da un utilizzo sporadico.
Dal canto suo, Ruben Amorim ha scelto di non drammatizzare l’accaduto durante la conferenza stampa post partita di oggi, a quattro giorni dal match contro il Bournemouth. “Non è stato Kobbie a indossare la maglietta,” ha precisato l’allenatore, riferendosi appunto al fratello e non al giocatore in prima persona. “Se questo influirà sulla scelta della squadra? Assolutamente no,” ha aggiunto con fermezza.
Amorim ha poi sottolineato la professionalità del giovane centrocampista, assicurando che “giocherà se riterremo che sia l’uomo giusto. Non è un problema. Non farò nulla a Kobbie per colpa di qualcuno della sua famiglia. Sono abituato, sono qui da un anno.” Frasi che mettono in chiara evidenza come la gestione del gruppo e dei singoli rimanga rigorosa, ma aperta al dialogo.
Il prorompente centrocampista ha avuto almeno modo di scendere in campo nell’ultima partita, subentrando al minuto 61 nel rocambolesco 4-4 contro i Cherries. Secondo il tecnico portoghese, la prestazione del giovane è stata positiva: “Ha giocato davvero bene, questa è la cosa importante.” Amorim ha anche evidenziato come il suo ufficio sia “sempre aperto”, chiarendo che nessuno, questa settimana, è venuto a parlare con lui per questioni familiari o personali riguardo al giocatore, confermando così una situazione sotto controllo.
Ora l’attenzione si sposta sul prossimo impegno in trasferta contro l’Aston Villa a Villa Park, dove il Manchester United dovrà dimostrare concretezza e unità di intenti. Nel frattempo, la vicenda di Kobbie Mainoo resta sotto osservazione: la sua carriera è ancora tutta da scrivere, e il mercato di gennaio potrebbe rappresentare una svolta significativa per il giovane mediano.