Gasperini supera Sarri per Raspadori: il Napoli osserva Madrid

Gasperini supera Sarri per Raspadori: il Napoli osserva Madrid

È stato uno dei grandi protagonisti dell’estate, ma ora Giacomo Raspadori sembra all’interno di un bivio importante nella sua carriera. L’attaccante italiano, tra i pochi numeri nove puri ancora emergenti in un campionato italiano spesso carente di bomber, è volato all’estero vestendo la maglia di uno dei club più ambiziosi e temuti al mondo: l’Atlético Madrid, guidato da Diego Simeone. Un trasferimento che ha diviso gli animi, con chi lo ha visto come un’occasione persa per la Serie A e chi invece come un’opportunità irripetibile per lo stesso giocatore. Dopo sei mesi, tuttavia, si iniziano a fare i primi bilanci e a ipotizzare scenari diversi, incluso un possibile ritorno in Italia.

Il mercato di gennaio si avvicina rapidamente e il nome di Raspadori sta iniziando a infiammare nuovamente il dibattito tra le principali squadre del nostro campionato, generando un vero e proprio derby mercato tra Roma e Lazio. Sarebbe proprio la Lazio di Maurizio Sarri ad averlo messo inizialmente nel mirino, anche se per ora senza sviluppi concreti. Nel frattempo però, la Roma di Gian Piero Gasperini – alla ricerca di rinforzi di qualità imprescindibili per affrontare la seconda parte della stagione – ha fatto passi avanti più decisi per portare l’attaccante in giallorosso. Le indiscrezioni parlano di una trattativa impostata su un prestito con diritto di riscatto condizionato, modalità accettata dallo stesso club spagnolo con qualche riserva, visto che l’Atlético preferirebbe inserire l’obbligo di riscatto. Il valore dell’operazione si aggira intorno ai 20 milioni di euro. Dal confronto con Diego Simeone emerge che non sussista alcuna rottura o insoddisfazione tra le parti, ma è chiaro a tutti che al momento lo spazio per Raspadori è limitato e simile a quello avuto dal giocatore ai tempi del Napoli.

Analizzando il rendimento di Giacomo Raspadori in questa prima parte di stagione con l’Atlético Madrid, emergono dati interessanti ma non ancora sufficienti a garantire una titolarità indiscussa. Sono quattordici le presenze totali, con due gol segnati: uno in Champions League e un altro nella Coppa del Re. Tuttavia, il numero di apparizioni da titolare è basso, appena quattro, di cui soltanto uno in campionato. Inizialmente Simeone aveva sperimentato Raspadori come esterno offensivo nel suo consolidato 4-4-2, una soluzione tattica che sembrava promettente e che aveva dato segnali positivi anche in Nazionale con Gattuso. Tuttavia, la concorrenza interna è agguerrita: Giuliano Simeone e Nico Gonzalez si sono guadagnati un ruolo di primo piano nello schieramento, relegando Raspadori in una posizione meno rilevante all’interno delle rotazioni offensive, subito alle spalle della coppia titolare composta da Julian Alvarez e Alexander Sorloth.

In questo contesto, la figura di Raspadori fatica a emergere con continuità, con un futuro ancora da definire. L’ipotesi di un ritorno nel campionato italiano, alimentata dalle pressioni di due club storici come Roma e Lazio, potrebbe rappresentare un’occasione per ritrovare ritmo e centralità. Tra gennaio e l’avvio del mercato, la situazione potrebbe evolversi rapidamente, in un confronto aperto che si preannuncia ricco di sorprese e colpi di scena per l’attaccante italiano.